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Gli imprenditori delle rinnovabili sono ottimisti: ricavi in crescita

where Milano when Lun, 03/09/2012 who redazione

Lo dice l’ultimo rapporto di Grant Thornton secondo cui il cleantech è un settore in rapida espansione, che vedrà sviluppi positivi nei prossimi 12 mesi

Le energie rinnovabili sono un settore solido e in rapida espansione. Ne sono convinti gli imprenditori che hanno risposto alle domande contenute nel Grant Thornton International Business Report, un’indagine condotta a livello globale su un campione di 3.000 imprese di tutti i settori, quotate e piccole e medie imprese. La ricerca IBR infatti indica che il 68% delle imprese cleantech prevede di incrementare i ricavi nei prossimi 12 mesi, contro il 52% delle imprese degli altri settori. Allo stesso modo, il 62 % prevede un aumento degli utili, contro il 38% negli altri settori. Inoltre, gli imprenditori del settore cleantech sembrano intenzionati ad investire nella crescita a lungo termine delle loro imprese: il 52% di loro prevede di incrementare la spesa per la Ricerca & Sviluppo nei prossimi 12 mesi e il 51% prevede di investire maggiormente in impianti e macchinari, percentuali in entrambi i casi ben al di sopra delle medie degli altri settori. Questo ottimismo  è confermato dai tassi di crescita fatti registrare nel settore negli ultimi anni. “I dati registrati dall’ultimo International Business Report sono confortanti perché dipingono, come auspicabile, lo stato dell’arte di un settore promettente che si rivela all’altezza degli investimenti e degli sforzi in ricerca&sviluppo impiegati da molte economie, emergenti e non” dichiara Stefano Salvadeo, partner dello Studio Bernoni Professionisti Associati, member firm di Grant Thornton International Ltd. “Quello del cleantech è un settore in continua evoluzione: gli studiosi ricercano nuove tecnologie da applicare alle fonti energetiche per poterne sfruttare al meglio il potenziale, come nel caso dell’energia marina che avrà in futuro un ruolo sempre più centrale. Senza contare che molti paesi nel mondo hanno piani di sviluppo energetico per i prossimi decenni, come l’India che ha annunciato di voler raddoppiare fino a 55.00 MW la produzione di energia da fonti pulite entro il 2017: + 30.000 MW rispetto al valore attuale, dei quali 15.000 MW arriveranno dal settore eolico. Numeri che fanno ben sperare e giustificano l’ottimismo delle aziende che operano in questo settore”.
Secondo Nathan Goode, responsabile cleantech globale di Grant Thornton “Il settore cleantech continua a far registrare tassi di crescita notevoli, con paesi come la Cina che vanno via via assumendo un ruolo centrale. L’incertezza economica globale sta pesando sulle prospettive di crescita a breve termine, ma i dati suggeriscono che le imprese dinamiche nel settore cleantech sono decise a investire in piani di crescita ambiziosi per accrescere la competitività. “La domanda di prodotti e servizi cleantech è abbastanza elevata. Cina, Stati Uniti ed Europa rappresentano ad oggi circa il 50% della produzione totale globale, ma la relativa percentuale di produzione cleantech raggiunge circa il 75%; ci aspettiamo quindi che siano proprio questi paesi a guidare l’innovazione e la crescita in futuro. Per il 41% delle imprese cleantech, il maggior vincolo all’espansione è rappresentato dalla burocrazia, percentuale che scende al 34% per le imprese degli altri settori. La mancanza di lavoratori qualificati è citata quale vincolo alla crescita da un ulteriore 38 % di imprese cleantech, dieci punti percentuali in più rispetto alla media degli altri settori. Questa scarsità di forza lavoro qualificata spiega probabilmente perché il 79 % delle imprese cleantech prevede di offrire ai propri dipendenti un aumento di stipendio nei prossimi 12 mesi (negli altri settori la percentuale si ferma al 68 %).