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​Irex, la Borsa trascura le rinnovabili nel mese di aprile

where Milano when Lun, 16/05/2016 who redazione

L’indice ha perso il 2% nel mese di aprile. Prosegue comunque il processo di consolidamento del comparto in atto

di Alessandro Marangoni*

logo1.pngI principali indici dei mercati finanziari europei nel mese di aprile hanno registrato un andamento positivo. A contribuire alle buone performance delle Borse è stato il dato Eurostat sulla crescita dell’Eurozona nel primo trimestre dell’anno (+0,6%), tornata ai livelli pre-crisi. Il dato, superiore alle attese (0,4-0,5%), è stato spinto al rialzo dall’andamento delle economie di Francia (CAC +1% in aprile) e Spagna (IBEX +3%). Ciononostante nel settore mobiliare continua a dominare una certa cautela, da un lato per il rischio di deflazione che attanaglia il vecchio continente (inflazione a -0,2% ad aprile), dall’altro per il monito del FMI sui possibili contagi dei mercati finanziari delle economie emergenti (Cina in testa).
In linea con gli altri indici, anche Piazza Affari, dove il FTSE All Share ha segnato un +4% ad aprile. Dopo aver sofferto nei primi giorni del mese a causa delle difficoltà del comparto del credito (non ancora risolte nonostante le ultime misure adottate dall’esecutivo) il listino italiano è tornato a cresce, grazie alle buone notizie macroeconomiche dell’area Euro e al calo del tasso di disoccupazione, sceso all’11,4% a marzo.

Ottime le prestazioni dell’indice FTSE Oil & Gas, cresciuto del 11% nel mese di aprile. Il listino che monitora il comparto energetico è stato trainato al rialzo dalla ripresa del prezzo del greggio, complice il sostanzioso calo delle scorte USA e la progressiva riduzione della produzione da Shale Oil. Brent e WTI hanno quindi toccato quota 47,32 $/bbl e 46,06 $/bbl a fine mese, segnando rispettivamente +18% e +16,6% rispetto ad inizio aprile.
In controtendenza l’indice IREX, che ad aprile ha segnato una contrazione del 2%. Tra le aziende dell’indice, Energy Lab ha visto la performance peggiore, con una perdita del 14%, mentre True Energy Wind è stata la più apprezzata (+21%).
Tra le altre aziende dell'indice, Ternienergia ha allacciato alla rete in Sudafrica un impianto fotovoltaico da 82,5 MW di potenza. Ha inoltre perfezionato la costituzione della società TerniEnergia Moçambique Limitada, controllata al 100%, in Mozambico, con l’obiettivo di sviluppare nuovi progetti sul territorio africano.

Nei primi giorni di maggio, PLT Energia ha ceduto ad Enel Green Power una partecipazione del 40% nella società Maicor Wind, titolare di due impianti eolici per una potenza complessiva di 64 MW, localizzati in Calabria. Enertronica ha perfezionato l’acquisizione del 70% della società Unisun Energy Pty Ltd, titolare della tariffa incentivante e delle autorizzazioni per la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 6 MW in Namibia. L’investimento complessivo per la costruzione del parco sarà pari a 7 milioni di euro. Infine, ErgyCapital e Green Utility hanno siglato un accordo vincolante volto all’integrazione dei due gruppi e dei rispettivi business. La nuova società opererebbe nella produzione di energia elettrica da rinnovabili (grazie ad un parco impianti di circa 50 MW tra fotovoltaico e biogas) e nell’integrazione di sistemi per lo stoccaggio. In conclusione, nonostante la sofferenza sui mercati finanziari, le pure renewable italiane proseguono nelle operazioni di M&A, contribuendo al processo di consolidamento del comparto in atto da alcuni anni. Il parere favore della Commissione Europea sul Decreto FER in merito alle linee guida sugli aiuti di stato dovrebbe finalmente terminare un iter in corso da troppo tempo. Continua comunque a mancare quella visibilità di lungo termine che è essenziale agli investitori per poter adeguatamente apprezzare il comparto.
 
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex

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