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Irex, si risveglia l'interesse della finanza per le rinnovabili

where Milano when Mar, 17/09/2013 who redazione

Superata l'incertezza sul quadro regolatorio interno e avviato il processo di consolidamento delle imprese, investire nelle nuove energie torna ad essere interessante. E, oltre che nei titoli quotati, gli investitori finanziari sono sempre più attivi sul secondary market degli impianti

di Alessandro Marangoni*

L’estate 2013 è stata contrassegnata da un andamento positivo dei mercati. Nei primi giorni di settembre l’allontanarsi di un possibile intervento americano in Siria e le buone indicazioni arrivate dalla Cina (accelerazione della produzione industriale e delle vendite retail) hanno giovato ai listini. Inoltre, nel mese di agosto le Borse europee hanno accolto positivamente le indicazioni della BCE sulla ripresa europea ed alcuni macrodati relativi all’economia tedesca (indice Zew migliore rispetto alle attese) e alla produzione industriale europea. Tuttavia, sui listini hanno pesato le incertezze sull’evolversi della crisi siriana e la pubblicazione di dati sui redditi e sui consumi statunitensi, cresciuti meno del previsto.
In Italia, l’indice All Share è aumentato di dieci punti percentuali negli ultimi due mesi. Le altre Borse hanno registrato risultati positivi: IBEX (+10%), CAC (+7%) e DAX (+5%).
L’effetto Siria si è riflesso anche sul settore energetico tradizionale. L’indice FTSE Oil & Gas ha registrato un aumento di dieci punti percentuali rispetto ad inizio luglio. Nel corso di agosto, il prezzo del petrolio è decisamente aumentato. Le quotazioni del greggio, in rialzo da tempo, hanno superato i 100 dollari al barile: Brent oltre i 115 dollari e Wti i 109.
In questo quadro l'indice IREX ha registrato performance migliori del mercato nel suo complesso.
Il calcolo dell’indice è stato rivisto in data 2 settembre 2013, con l’eliminazione di Aion Renewables (in seguito al fallimento) e l’inserimento di Frendy Energy, giovane società quotata all'AIM impegnata nel business del mini-idroelettrico in Italia.
L’IREX guadagna quindici punti percentuali da inizio luglio, trascinato dalle brillanti performance delle aziende quotate. In netto progresso il titolo di Falck Renewables (+15% in due mesi) spinto dalla pubblicazione dei dati del primo semestre. La società ha inoltre avviato una trattativa con investitori interessati a rilevare il 49% delle attività eoliche che detiene nel Regno Unito. Sulla stessa linea K.R. Energy (+11% da luglio) che ha perfezionato la cessione di tre impianti fotovoltaici dislocati in Puglia al Fondo di investimento Perseide Energie. Il perfezionamento di questa operazione permetterà a KR di concludere gli investimenti in due centrali idroelettriche in Toscana e recentemente acquisite. Anche Kinexia registra una performance positiva (+5% rispetto a luglio) grazie al nuovo business sull’ambiente unito al riposizionamento strategico realizzato in comparti diversi dal fotovoltaico. Tali scelte hanno generato un progressivo aumento dei ricavi (+50% nel primo trimestre).
Pare dunque esserci un risveglio di interesse da parte degli investitori verso le energie rinnovabili. Scontata in qualche modo l'incertezza sul quadro regolatorio interno e avviato il processo di consolidamento e di internazionalizzazione delle imprese, investire nelle nuove energie torna ad essere interessante. E oltre che nei titoli quotati sempre più gli investitori finanziari sono attivi sul secondary market degli impianti, specie nel fotovoltaico.

*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex

 

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