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Italia Solare invia le sue proposte per l’attuazione della Legge di Delegazione UE 2021

where Monza when Mar, 01/06/2021 who roberto

L’associazione invia le sue proposte sulla Direttiva Rinnovabili e Direttiva Mercati ai ministeri e alle commissioni Camera e Senato di competenza

Italia Solare ha inviato una lettera italia-solare.jpgai ministeri e alle commissioni competenti con una serie di proposte concrete per l’attuazione della Legge di Delegazione UE 2021, e chiede che vengano considerate fin da subito per recuperare il terreno perduto rispetto agli altri Paesi europei. “Siamo tutti consapevoli - scrive il presidente Paolo Rocco Viscontini - che avremo bisogno di gas ancora per diversi anni, ma è chiaro che se non si procede speditamente con leggi che consentano alle rinnovabili di essere realizzate (si veda il problema autorizzazioni) e di essere più convenienti (oggi ci sono paradossali condizioni di sfavore nel mercato dell’energia rispetto alle fossili), non si fa altro che ritardare il passaggio alle rinnovabili, rallentando la decarbonizzazione e impedendo all’Italia di ricoprire il ruolo che merita nel panorama industriale internazionale delle rinnovabili”, si legge nella lettera inviata.
 
13 temi: subito le aree idonee
Sulla trasposizione in legge nazionale della Direttiva Rinnovabili, Italia Solare pone l’attenzione su 13 temi, a partire dalla questione delle aree idonee. Secondo l’associazione, è fondamentale assicurare uniformità a livello nazionale all’operato delle soprintendenze, oltre che garantire consapevolezza degli obiettivi da raggiungere. Considerato che l’individuazione delle aree sarà fatta con il concorso MIBACT, i criteri stabiliti in sede di tale individuazione dovranno essere vincolanti anche per le soprintendenze. In merito alla localizzazione e alla quantificazione degli impianti da realizzare, l’associazione ritiene che sarebbe necessario stabilire per ogni regione obiettivi vincolanti di rinnovabili da realizzare, tenendo conto della disponibilità delle varie fonti nelle singole regioni e garantendo un equilibrio fra la maggiore sostenibilità economica delle rinnovabili nel Sud Italia e la vicinanza ai centri di consumo nel Nord.
Punto sempre dolente è la questione delle autorizzazioni: non serve spostare le competenze ai Comuni se si mantengono le valutazioni ambientali, che sono il vero punto di blocco delle procedure. Piuttosto, la semplificazione dovrebbe prevedere un aumento di livello fino a 10 MW della soglia minima di screening.
Tra le indicazioni di modifiche fornite da Italia Solare anche quelle in merito a revamping e repowering. Per questo tipo di interventi - si legge nella lettera - la valutazione di impatto ambientale dovrebbe essere sempre esclusa, senza necessità di procedura di verifica o pre-verifica ogni volta che si fanno interventi che comportano nuova occupazione di aree non superiore al 30 %, purché non si tratti di aree vincolate dal punto di vista paesaggistico o ambientale.
 
Direttiva mercati e autoconsumo
“Anche il recepimento della Direttiva Mercati - prosegue il presidente - presenta ampi margini di miglioramento a partire dalle comunità energetiche, che devono essere consentite per impianti di ogni dimensione e in ogni collocazione sul territorio nazionale, a patto che siano impianti a fonti rinnovabili o in cogenerazione ad alto rendimento, fermo restando che gli incentivi potranno essere garantiti solo agli impianti a fonte rinnovabile. Per quanto riguarda l’autoconsumo, si auspica una semplificazione per cui sia sempre ammesso l’autoconsumo semplicemente quando fra unità di consumo e unità di produzione c’è una distanza geografica massima. Con riguardo agli accumuli è fondamentale che sia permesso agli stessi di rendere servizi di flessibilità remunerati sia sulla rete di trasmissione sia sulle reti di distribuzione e Terna e i distributori dovrebbero gestire questi servizi in maniera trasparente, non discriminatoria con procedure chiare e complete e strumenti di supporto agli operatori, così da evitare le problematiche che si sono avute per gli UVAM.
 
Tariffe e PUN
Tra gli altri punti di attenzione indicati da Italia Solare vi è la necessità di fare tutte le riforme necessarie a consentire tariffe dinamiche di vendita che permettano ai clienti di avere un prezzo di acquistato rapportato effettivamente al prezzo all’ingrosso nella loro zona nel momento della giornata in cui consumano sfruttando la riduzione dei prezzi nelle ore centrali della giornata che deriverà dallo sviluppo delle rinnovabili. Per le stesse ragioni è necessario abrogare il Prezzo Unico Nazionale, fare partire al più presto tariffe di distribuzione differenziate per fascia oraria, eliminare tariffe fisse per la componente distribuzione in bolletta e consentire, come nel resto d’Europa, che i grossisti possano fare contratti di vendita dell’energia fra produttori e consumatori auto-bilanciando sul mercato le due posizioni. Non ultimo, è fondamentale che sia garantita la piena interoperatività dei contatori intelligenti con i più comuni sistemi software per garantire la utilizzabilità di tali dati.

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