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​Piano TerniEnergia al 2017: “Saremo Smart Energy Company e più internazionali”

where Roma when Lun, 09/02/2015 who michele

L’ad Stefano Neri dice che TerniEnergia sarà una smart energy company che punta al settore dei servizi avanzati che vanno dalla progettazione e realizzazione di una gamma molto ampia di tecnologie

TerniEnergia si prepara ad archiviare il 2014 con un utile netto atteso sui 6 milioni e a varare un nuovo piano triennale con cambiamenti importanti. Sarà un piano di svolta, con un orizzonte di crescita anche per linee esterne, ma anche di continuità sui dividendi per i soci. Il presidente e amministratore delegato di TerniEnergia, Stefano Neri, preannuncia in un colloquio con Radiocor le linee guida del piano 2015-17. “Presenteremo il piano alla comunità finanziaria: è un momento importante, ci sono cambiamenti importanti; non a caso - dice Neri - parliamo di smart energy company che, oltre ai settori tradizionali dell'energia da fonti rinnovabili, dell'efficienza e del waste management vira anche verso il settore dei servizi avanzati”.stefanoneri.jpg

Un piano che, finanziariamente “avrà trend di forte crescita con una disponibilità a crescere per linee esterne” e sul fronte dei dividendi assicura continuita”. “Sulla politica dei dividendi dobbiamo valutare in cda con i soci, ma noi abbiamo sempre distribuito dividendi e continueremo a farlo, non cambieremo idea” sottolinea Neri. In un mutato scenario macroeconomico e di settore e dopo l'acquisizione di Free Energia, Neri delinea così la prossima strategia della società: "Il dato più rilevante è che questo piano trasforma in modo evidente alcuni elementi essenziali della nostra tradizione. TerniEnergia aveva tre attività core, la produzione dell'energia da fonti rinnovabili, la gestione dell'efficienza e il settore ambientale, ma abbiamo dovuto cambiare. Il cambiamento è stato indotto da due fattori: la fine repentina e inattesa del Conto Energia e il provvedimento spalma incentivi'". Un cambiamento, rileva l'a.d., che ha reso impraticabile il piano precedente che era legato all'operazione, poi accantonata, di creare un fondo immobiliare per le rinnovabili insieme a Prelios. “Ci siamo visti costretti a rivedere la nostra mission, ma siamo riusciti a trasformare questo grosso problema, che ci ha messo in grande difficoltà con la cassa integrazione per la prima volta nella nostra storia, in una occasione di crescita”.

La risposta, prosegue "è la smart energy company, con un cambiamento vero verso il settore dei servizi avanzati, che era l'unica parte mancante nella nostra catena energetica. Saremo l'unico player italiano che va dalla progettazione e realizzazione e gestione di una gamma molto ampia di tecnologie e aggiunge la parte di commercializzazione dell'energia, che non facevamo e i servizi di bilanciamento”. In sintesi, una società “che rispetto al passato valorizza la componente servizi, mantiene la componente industriale e tende all'internazionalizzazione”. Di qui “la disponibilità a crescere per linee esterne. Abbiamo iniziato il buy back - spiega Neri - proprio per poter rendere più agevoli le operazioni di questo tipo”. Una crescita che guarda sia all'Italia che all'estero, puntando ancora al Sudafrica e ai Paesi del Sudamerica oltre che gli Emirati.

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Stefano Neri, presidente di TerniEnergia
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