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​Ricerca assoRinnovabili, l’aumento del settore porterà all’Italia benefici per oltre 100 miliardi

where Roma when Lun, 30/05/2016 who redazione

Lo si apprende dallo studio “Il Global Cost dell’energia e gli effetti dello sviluppo delle rinnovabili”, condotto da Althesys per assoRinnovabili e presentato al convegno “COP21: cosa deve cambiare nella politica energetica italiana”

logobig.jpgL’aumento della penetrazione delle rinnovabili in Italia comporta un bilancio costi-benefici che è sempre positivo e che può arrivare ad oltre 100 miliardi di euro tra ricadute ambientali ed economiche. È quanto emerge dalla ricerca “Il Global Cost dell’energia e gli effetti dello sviluppo delle rinnovabili” condotta da Althesys per assoRinnovabili e presentata al convegno “COP21: cosa deve cambiare nella politica energetica italiana”, che si è tenuto in settimana a Roma.

Dallo studio emerge che, a seconda dello scenario analizzato, vi sono benefici che vanno da 29 miliardi (scenario più prudente, che prevede un ricorso alle FER per il 38% sulla domanda elettrica nel 2030) a 104 miliardi € (scenario a crescita maggiore con generazione del 58,5%). Il principale costo sono gli incentivi, in particolare quelli già esistenti. Secondo le conclusioni dello studio, il calo dei costi delle tecnologie ne ridurrà in misura crescente la necessità. Gli investimenti nelle FER comporteranno - si legge ancora - importanti ricadute economiche dirette, indirette ed indotte, sviluppando nuove filiere e comparti industriali, con notevoli benefici anche per l’occupazione.

Nel corso dei lavori, assoRinnovabili ha lanciato una proposta in tre azioni per ridurre la CO2 e rilanciare l’industria europea. La prima prevede il rafforzamento dell’attuale Emission Trading Scheme (ETS) con l’introduzione di un prezzo minimo di almeno 20 euro/ton di CO2 destinato a crescere progressivamente, così come già introdotto nel Regno Unito e in Francia. La seconda consiste nell’introduzione di una Border Adjustment Tax (BAT) sui beni e servizi importati in Europa, basata solo sulle emissioni derivanti dall’energia impiegata nelle attività di produzione e distribuzione degli stessi. La terza proposta prevede l’obbligo, per tutti i prodotti venduti in Europa, di indicare sull’etichetta il carbonio emesso per la loro produzione e per il loro funzionamento: ciò permetterebbe di promuovere il consumo di prodotti maggiormente ecosostenibili.

“I dati che abbiamo presentato oggi - dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili - dimostrano in maniera chiara e scientifica che il sorpasso delle rinnovabili sulle fossili è già una realtà: sono economicamente competitive, hanno un costo sociale nullo, creano occupazione e hanno le potenzialità per far tornare l’Italia tra i protagonisti della scena energetica e tecnologica europea. Purtroppo, nell’ultimo triennio non abbiamo visto provvedimenti del Governo coerenti con questi dati. Non c’è tempo da perdere: COP21 è stata firmata, ora dobbiamo attuarla”.

La sintesi dello studio la trovi in pagina Approfondimenti 

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