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Rinnovabili: Free, la programmazione degli incentivi sia rispettata

where Roma when Mer, 20/09/2017 who roberto

In un convegno Coordinamento Free, Anev ed Elettricità Futura chiedono il rispetto delle tempistiche sull’emanazione dei decreti

"Ci troviamo di fronte ad un gbzorzoli.jpgpunto di svolta importante per il settore dell'energia elettrica in Italia, in una transizione in cui diventeranno sempre più ristretti i confini tra produttori e consumatori, tra le diverse tecnologie di produzione, e che sarà basata su criteri di flessibilità, di dinamismo, di maturità tecnologica. A questa esigenza di cambiamento occorrerà quindi rispondere con misure adatte ad assecondare tali esigenze, in un periodo in cui tra l'altro ci troviamo in una situazione di stallo per quanto riguarda i provvedimenti per le rinnovabili”. Lo ha dichiarato Gb Zorzoli, Presidente del Coordinamento Free (nella foto), introducendo il convegno dal titolo "I futuri strumenti di promozione delle Fonti di Energia Rinnovabile". “Questo convegno - ha aggiunto - ha quindi lo scopo di indicare le misure più appropriate a favorire lo sviluppo delle diverse tecnologie. Va pertanto inteso come un contributo per l'atteso decreto sull'incentivazione alle rinnovabili per il periodo 2017 - 2020, che doveva da tempo essere licenziato".
"L'industria nazionale delle rinnovabili ha bisogno, per poter crescere, di chiari indirizzi e di strumenti efficienti - ha dichiarato Simone Togni, Presidente di ANEV nel corso dell’incontro. - Il Governo deve quindi provvedere tempestivamente alla pubblicazione della nuova Strategia Energetica Nazionale, che ha visto una positiva e larghissima partecipazione dei corpi intermedi, e quindi ad emanare i provvedimenti attuativi necessari a realizzare gli impegni assunti in sede Comunitaria. Il Coordinamento Free ha voluto organizzare questo momento di confronto proprio per avanzare proposte operative che possano dare un contributo al pubblico decisore, al fine di sfruttare al meglio il potenziale di ogni singola tecnologia pulita, così da raggiungere gli obiettivi assunti nel modo più efficiente per il sistema Italia".
"L'obiettivo di tutto il settore è guidare la transizione, favorendo gli investimenti giusti - ha affermato invece Simone Mori, presidente di Elettricità futura.  - Crediamo che al 2050 l'elettricità possa essere il vettore energetico principale. Ma bisogna fare scelte politiche giuste. Sul fronte mobilità, per esempio, sappiamo che il settore è in trasformazione, si guardi al Salone di Francoforte in corso in questi giorni: sono necessari progetti e investimenti a lungo termine. La Sen, con tutti i suoi difetti, rimane un buon documento, ma possiamo fissare target più alti per la riduzione delle emissioni climalteranti al 2030. Dobbiamo puntare su efficienza energetica e sulle rinnovabili".
Per Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati è "inaccettabile il ritardo nella presentazione del Decreto Ministeriale, non è così che si favorisce la crescita. Condivido che il quadro conoscitivo della Sen sia buono, io mi ero opposto alla vecchia Sen, nata come strategia segnata da interessi esistenti e poco ambiziosa: gli obiettivi sono stati ampiamente superati dai fatti. Ora l'approccio è diverso, grazie anche alle indicazioni europee e all'evoluzione veloce che vive il mondo. Indicare uno scenario al 2050 è importante: credo che il 100% dell'energia elettrica, per quella data, sarà fornita da rinnovabili. Al 2030 il carbone dovrebbe essere già eliminato, mentre il metano è un'energia di transizione importante. Potenziare e allungare la vita degli impianti esistenti è importante: questo consentirebbe una penetrazione migliore delle energie pulite".
"Il biometano deve rivestire un ruolo fondamentale nella Strategia Energetica Nazionale perché è un'energia rinnovabile, programmabile, flessibile, capace di esprimere un potenziale di 10 miliardi di m3 al 2030, di cui almeno 8 da matrici agricole. Il biogas/biometano risponde appieno alle esigenze di evoluzione del sistema energetico per diversi motivi. La sua produzione, in ragione della crescente efficienza e della diffusione delle innovazioni, presenta una solida traiettoria di riduzione dei costi di produzione”. Così Piero Gattoni, Presidente del Consorzio Italiano del Biogas. 

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