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Il solare piace ancora a tutti gli italiani. Lo dice un rapporto Univerde

where Roma when Mar, 06/11/2018 who roberto

Dal Rapporto emerge che ben il 91% dei nostri connazionali ritiene che l'utilizzo del solare andrebbe sostenuto più di prima, ripristinando anche gli incentivi

All’89% degli italiani piace il solarepecoraroscanio8.jpg e il 91% ritiene che, rispetto all’energia tradizionale, sia maggiormente compatibile con l’ambiente e anche sicuro (93%). Lo rileva il XVI rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy”, realizzato da Osservatorio sul solare della Fondazione UniVerde e IPR Marketing, in partnership con Cobat, i cui dati sono stati divulgati al convegno “Economia circolare ed uso efficiente delle risorse: verso la transizione energetica e la riconversione ecologica”, organizzato a Roma.

I dati del rapporto, presentati da Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, attestano ancora una volta il grande favore degli italiani verso le energie rinnovabili: ben l’89% degli intervistati ritiene che il Paese, pensando al futuro, dovrebbe puntare sul solare (+3% rispetto alla precedente rilevazione), il 68% (+2%) su quella eolica e si attestano solo intorno al 4% i sostenitori del nucleare e al 5% quelli dei combustibili fossili.

Si conferma al 91% il campione che non ha dubbi sul fatto che il solare, rispetto a quella tradizionale, rappresenti l’energia più compatibile con l’ambiente, e sale di due punti percentuali, toccando quota 93%, la certezza che sia anche l’energia più sicura. Dal Rapporto emerge che ben il 91% ritiene che l'utilizzo del solare andrebbe sostenuto più di prima, ripristinando anche gli incentivi che già erano in vigore.
La maggioranza degli intervistati si dimostra infine pronta ad installare pannelli fotovoltaici se si facilitasse l'autoconsumo e si eliminassero burocrazia e ostacoli. Dalla prima rilevazione del novembre 2009, in nove anni si è ridotto del 23% il campione che riteneva tecnicamente complesso il passaggio al solare.

“Il 58% degli italiani è d'accordo per un'Italia 100% rinnovabile entro il 2050, anche se lo ritiene un percorso difficile" commenta il presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio (nella foto), che aggiunge: "Se si fossero meglio gestite le risorse dell’incentivo agli impianti fotovoltaici, come avevo previsto nel Secondo Conto Energia del 2007 che firmai da ministro dell'Ambiente, avremmo evitato molte speculazioni e, con gli stessi soldi, oggi avremmo avuto maggiore potenza installata, meno impianti a terra, molti più tetti solari e meno coperture in amianto”.

Fu proprio quel provvedimento ad aprire la grande stagione del fotovoltaico in Italia: da pochi impianti a Paese con la più alta percentuale al mondo di energia elettrica prodotta da fonte solare. “La mia speranza è che l'Italia non perda questo primato – conclude Pecoraro Scanio – . Stop a trivelle e fossili, investire su rinnovabili e creare nuove opportunità di occupazione per i giovani, questo è il futuro verso cui puntare, anche sostenendo sempre più la produzione diffusa dell'energia, i prosumers e lo storage”.

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