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Stati generali del biogas: il modello italiano fa scuola nel mondo

where Roma when Ven, 24/02/2017 who roberto

La fotografia è stata scattata nel corso dell'evento annuale del Consorzio italiano biogas (Cib), nell’ambito della terza edizione di Biogas Italy – ‘L'alba di una rivoluzione agricola’

Con una potenza elettrica installata di circa8.jpg 1.200 MW, pari a una produzione di 2,4 miliardi di metri cubi di gas naturale l'anno, l'Italia è uno dei principali produttori di biogas in agricoltura: la  quarta al mondo dopo Germania, Cina e Stati Uniti. Questa la fotografia scattata nel corso dell'evento annuale del Consorzio italiano biogas (Cib), la terza edizione di Biogas Italy - 'L'alba di una rivoluzione agricola'  a Roma, che ospita anche gli “Stati generali” del settore.
Non è soltanto una questione di quantità perché - come viene spiegato - la filiera italiana del biogas e del biometano in agricoltura è sempre più un caso di scuola internazionale: da un punto di vista qualitativo, il modello e disciplinare di produzione promosso dal Cib, il Biogasfattobene (Biogasdoneright), “sembra avere pochi eguali al mondo".

A rilevarlo c’è ora anche uno studio condotto da Ecofys, società internazionale leader nella consulenza energetica e climatica, in collaborazione con l’Università di Wageningen (Paesi Bassi) e con il CRPA, Centro Ricerche Produzioni Animali di Reggio Emilia, e la decisione di cinque  docenti internazionali di costituirsi in un team che valuterà l’esportabilità del modello.

“La produzione di biogas e biometano secondo princìpi del Biogasdoneright® ha ricadute positive misurabili non solo con l’aumento delle produzioni alimentari e foraggere, ma anche con il miglioramento di livelli di biodiversità, qualità e nutrienti del suolo grazie all’uso del digestato”, conclude lo studio condotto da Ecofys.
“Il modello italiano si basa sul criterio delle doppie colture: una coltura invernale denominata ‘di copertura’ viene aggiunta a quella convenzionale del periodo estivo, senza necessità di irrigazione o fertilizzazione aggiuntiva, grazie alle condizioni di umidità favorevoli”. Ecofys ha dimostrato che l’utilizzo di doppie colture con tecniche agronomiche innovative come la minima lavorazione, la fertirrigazione ed il precision farming è un modello che può essere diffuso vantaggiosamente anche in altre regioni.

“Sin dalla nostra costituzione 10 anni fa - osserva il presidente del Cib, Piero Gattoni - ci siamo posti l'obiettivo di promuovere un percorso di sviluppo della digestione anaerobica in azienda agricola che permettesse di continuare a produrre cibo e foraggi di qualità in modo ancora più sostenibile e a costi minori, utilizzando sottoprodotti e colture di integrazione come quelle di secondo raccolto, che altrimenti non avrebbero avuto mercato”.
 
Il biogas e il biometano prodotti secondo i principi del Biogasdoneright® sono oltretutto carbon negative, come emerge da un’analisi di ciclo di vita (LCA) condotta dal CIB con il supporto del CRPA su un campione di quattro impianti di digestione anaerobica. Dallo studio emerge che l’elettricità prodotta dagli impianti sotto esame genera emissioni clima alteranti prevalentemente negative, in un range da -335 a 25 g CO2eq per kWh. L’elettricità prodotta oggi nell’Unione Europea (UE) ha emissioni pari a 752 g CO2eq per kWh distribuito all’utilizzatore. Il biometano, invece, ha emissioni che stanno in un range da 10 a -36 g di CO2eq per MegaJoule (MJ), mentre quello prodotto da un impianto convenzionale (non da Biogasfattobene) è di 34g CO2eq per MJ. Il gas naturale in UE produce 72 g CO2eq per MJ, mentre il combustibile fossile di riferimento in UE genera 115 g CO2eq per MJ.

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biogas italy
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