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Studio Enea sul pellet: “inquina”. Insorge Fiper

where Milano when Lun, 16/11/2015 who michele

Il presidente Walter Righini si chiede se abbia ancora senso sovvenzionare un centro di ricerca “così schizofrenico”

È grave che Enea pubblichi uno studio commissionato da Assogasliquidi e Anigas (si veda l’articolo in pagina Energia), le associazioni che rappresentano i settori gas naturale e liquefatto, sui danni alla salute e sull’inquinamento che provocherebbe l’impiego della biomassa a fini energetici. Le stesse associazioni già nel 2013 avevano commissionato uno studio analogo a Nomisma. Peccato che l'Enea abbia da anni investito in ricerca sull’opportunità che le biomasse legnose offrono allo sviluppo del territorio, se centrale-biomasse.jpgopportunamente trasformate in energia rinnovabile in impianti dotati di tecnologia di abbattimento delle polveri, come gli impianti di teleriscaldamento a biomassa legnosa vergine. Lo si legge in un comunicato di Fiper.
“Fiper - sottolinea il Presidente, Walter Righini - ha collaborato negli anni con vari ricercatori Enea sulla formazione degli amministratori locali e per una corretta informazione sull’uso virtuoso delle biomasse legnose.

Gli studi con Enea - A febbraio 2015, abbiamo realizzato una pubblicazione scientifica dal titolo “Biomasse legnose: petrolio verde per il teleriscaldamento italiano” dove, oltre al Patrocinio, Enea ha contribuito con un capitolo importante che riguarda proprio i sistemi di controllo delle emissioni derivanti dall’utilizzo delle biomasse”. Fiper segnala inoltre che sono diversi i progetti europei ai quali Enea ha partecipato per favorire lo sviluppo di tecnologia e conoscenza in questa filiera citando, a titolo di esempio, il progetto 4biomass (www.4biomass.eu), con il quale Enea nel dicembre 2012 si è fatta promotrice di 2 giorni di formazione per le Amministrazioni Pubbliche in collaborazione con Fiper stessa e Regione Lombardia sul tema “Valutare quando e in che misura sia conveniente realizzare un impianto di teleriscaldamento a biomassa”. Va poi ricordato il lavoro che svolge il centro Enea di Saluggia sull’analisi e valutazione di sistemi di produzione di energia, in particolare per la conversione energetica delle biomasse. “E’ evidente - conclude ancora Walter Righini - che manca una direzione chiara all’interno di Enea riguardo il tema delle biomasse e più in generale sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, e allora non possiamo non domandarci: ha ancora senso sovvenzionare un centro di ricerca così schizofrenico?”.

Una sintesi dello studio Enea lo trovi in pagina Approfondimenti

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Centrale alimentata a biomassa
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