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Studio WEC-Cesi: lo sviluppo delle rinnovabili dipende dall’integrazione nella rete

where Milano when Lun, 05/12/2016 who michele

La ricerca analizza 32 case history che rappresentano circa il 90% della capacità eolica e fotovoltaica installata nel mondo

wec-italia-logo.pngLe nuove tecnologie e un framework regolatorio chiaro sono i fattori chiave per una efficace integrazione delle rinnovabili nei sistemi elettrici. È quanto emerge dallo studio Variable renewable energy sources integration in electricity systems 2016 – How to get it right", realizzato dal WEC in partnership con CESI SpA (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano), società di testing e consulenza ingegneristica nel settore elettrico. Lo studio analizza 32 case study in altrettanti paesi, che rappresentano circa il 90% della capacità eolica e fotovoltaica installata nel mondo.
Dalle conclusioni della ricerca - presentata nel corso di un incontro organizzata da WEC Italia in collaborazione sia con le associazioni AEIT e FAST che con CESI SpA ed Edison - emerge che negli ultimi 10 anni, grazie a politiche di supporto e all’evoluzione delle tecnologie le RES, idroelettrico incluso, sono arrivate a coprire il 30% della capacità di generazione e il 23% della produzione di energia elettrica globali. L’eolico e il solare fotovoltaico hanno fatto segnare la crescita media annua più significativa, rispettivamente del 23 e 50%. Nel 2015 gli investimenti in nuova capacità rinnovabile hanno raggiunto la cifra record di 286 miliardi di dollari (154 GW, dei quali il 76% in eolico e fotovoltaico), superando di gran lunga quelli delle capacità convenzionali (97 GW). Gli investimenti si sono concentrati principalmente nei paesi emergenti: la Cina da sola ha coperto il 36% del totale investito a livello globale. Nello stesso anno 164 paesi hanno avviato politiche di supporto alle rinnovabili, 95 dei quali sono in via di sviluppo (nel 2005 erano solamente 15).

La transizione energetica del settore elettrico è dunque partita, decisori politici e operatori del sistema saranno i protagonisti di questo percorso; se riusciranno a definire regole del mercato chiare e a diffondere le best practice si potrà assicurare l’evoluzione del sistema energetico verso modelli competitivi economicamente e più sostenibili.
Per Alessandro Clerici, presidente dello Studio WEC e Senior Corporate Advisor di CESI,“lo studio, durato circa due anni, fornisce un variegato scenario relativo agli sviluppi e agli impatti delle rinnovabili non programmabili sui sistemi elettrici e regolatori di 32 Paesi, che rappresentano la quasi totalità della produzione mondiale di energia elettrica da eolico e fotovoltaico. I dati relativi agli sviluppi di eolico e fotovoltaico, sia globali sia delle singole realtà nazionali, hanno permesso di evidenziare i fattori critici per una loro efficace integrazione, ma anche di fornire indicazioni sulle soluzioni tecnologiche e regolatorie atte a facilitare un’efficace e continua penetrazione di queste stesse fonti. Dai dati riportati, relativi ai costi di produzione del kWh, emergono le grandi differenze legate alle condizioni ambientali e meteorologiche locali nonché a costi e incentivi. Ne emerge un messaggio di cautela a estrapolare dati da altri paesi e la necessità di effettuare specifiche e dettagliate analisi tecniche ed economiche per ogni singola realtà, al fine di evitare che le rinnovabili anziché essere una risorsa diventino un problema.”

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