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Al via l’incentivo per l’autoconsumo e le comunità energetiche da fonti rinnovabili

where Roma when Mer, 23/09/2020 who michele

Firmato dal Ministro Patuanelli il decreto attuativo. La tariffa per l’energia autoconsumata sarà pari rispettivamente a 100 €/MWh per le configurazioni di autoconsumo collettivo e 110 €/MWh per le comunità energetiche rinnovabili

autoconsumo-fotovoltaico.jpgIl Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha firmato il decreto attuativo che definisce la tariffa con la quale si incentiva la promozione dell'autoconsumo collettivo e le comunità energetiche da fonti rinnovabili, al fine di favorire la transizione energetica ed ecologica del sistema elettrico del nostro Paese, con benefici ambientali, economici e sociali per i cittadini.
“Con grande soddisfazione ho firmato oggi il decreto che introduce un incentivo a sostegno delle comunità energetiche e dell'autoconsumo - dichiara Patuanelli -. Si tratta di una svolta importante - aggiunge - che consentirà di sviluppare ulteriormente nel nostro Paese la produzione di energia da fonti rinnovabili, permettendo al contempo ai cittadini, alle PMI, agli enti locali di consumare l’energia che producono”.
 
Il provvedimento rende infatti operativa una misura introdotta nel dicembre 2019 con il decreto Milleproroghe che, anticipando l’attuazione di una direttiva europea, consente di costituire l’autoconsumo collettivo, attivabile da famiglie e altri soggetti che si trovano nello stesso edificio o condominio, e le comunità energetiche, a cui possono partecipare persone fisiche, PMI, enti locali, ubicati in un perimetro più ampio rispetto a quello dei condomini. La misura è strutturata per promuovere l’autoconsumo condiviso, anche tramite l’impiego dei sistemi di accumulo. La tariffa per l’energia autoconsumata sarà pari rispettivamente a 100 €/MWh per le configurazioni di autoconsumo collettivo e 110 €/MWh per le comunità energetiche rinnovabili. L'incentivo, riconosciuto per un periodo di 20 anni e gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), è cumulabile con il Superbonus al 110% nei limiti previsti dalla legge e punta a trasformare l’attuale sistema elettrico centralizzato, alimentato da combustibili fossili, in un sistema decentrato ed efficiente, alimentato con energie pulite, inesauribili e non inquinanti. Il decreto verrà inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.
 
Le reazioni - “La firma del decreto ministeriale di attuazione del Milleproroghe sui progetti sperimentali di comunità energetiche è l’inizio di un nuovo capitolo nella storia energetica e ambientale del nostro Paese: le famiglie italiane, le imprese, le associazioni potranno autoprodurre e consumare energia rinnovabile, installando gli impianti. Un nuovo capitolo anche nel panorama energetico europeo, visto che l’Italia è tra i primi paesi Ue a inaugurare il modello dell’autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

"Oggi è una giornata storica - esulta Gianni Girotto del M5S. - Anticipando i tempi di recepimento della Direttiva sulle fonti rinnovabili, con la firma del decreto MiSE siamo tra i primi Paesi UE a dare il via alla stagione dell’autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche, grazie alla quale cittadini, imprese e Comuni potranno finalmente attivarsi collettivamente per produrre e consumare energia a livello locale, riducendo i costi dei consumi elettrici, alimentando la crescita economica e abbattendo le emissioni inquinanti e i conseguenti impatti ambientali e sanitari. Si tratta di un'iniziativa attraverso la quale si compie un importante passo verso la realizzazione del Green New Deal, un'iniziativa promossa da diversi stakeholders, fortemente sostenuta nella scorsa legislatura nell'esame della direttiva in Commissione Industria del Parlamento europeo dal collega M5S Dario Tamburrano, e completata nella commissione Industria del Senato, che presiedo, anche con la collaborazione dai colleghi parlamentari. Grazie alle nuove regole che abbiamo introdotto, infatti, abbiamo l’opportunità concreta di attivare filiere industriali, occupazione e crescita economica realizzando, al contempo, la transizione energetica ed ecologica del sistema elettrico del nostro Paese, e in condizione di affrontare meglio le sfide di quest’epoca: cambiamento climatico, impatti delle emissioni sulla salute, dipendenza dell’approvvigionamento energetico in un quadro geopolitico destabilizzato. Si tratta di un cambiamento che sposta il baricentro della produzione e consumo di energia sul territorio, sui Comuni, sulle comunità locali, sulle piccole imprese: un nuovo paradigma che porterà un cambio culturale del modello produttivo industriale e nuove regole, che determineranno numerosi vantaggi e benefici collettivi per tutti”.

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