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Accordo Eni e RenOils per incrementare la raccolta degli oli alimentari usati

where Roma when Mer, 20/02/2019 who roberto

L’accordo prevede anche la realizzazione di campagne di informazione ed educazione ambientale per raccontare i vantaggi dell’utilizzo di oli esausti per la produzione di carburanti alternativi a quelli fossili

Eni e RenOils, Consorzio nazionaleeni-renoils.jpg degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti, costituito nel 2016 con lo scopo di assicurare la corretta gestione della raccolta, del trasporto, dello stoccaggio, del trattamento e il riutilizzo degli oli vegetali e dei grassi animali esausti, hanno sottoscritto nei giorni scorsi un accordo di collaborazione volto a favorire il recupero degli oli vegetali esausti.

Eni, che attualmente utilizza circa il 50% degli oli alimentari usati disponibili in Italia, grazie anche alle aziende di rigenerazione aderenti a RenOils amplierà la possibilità di impiegare questi rifiuti per produrre biocarburante di alta qualità nella bioraffineria di Venezia, a Porto Marghera, e a breve anche a Gela.

La lettera di intenti, sottoscritta da Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni, e dal Presidente di RenOils Ennio Fano, prevede anche la realizzazione di campagne di informazione ed educazione ambientale per raccontare i vantaggi dell’utilizzo di oli esausti per la produzione di carburanti alternativi a quelli fossili e di progetti di sensibilizzazione delle associazioni di categoria, dei consumatori e ambientaliste.

L’obiettivo è incrementare la raccolta e il corretto conferimento: oggi gli oli esausti prodotti a livello domestico sono quasi interamente dispersi. Nel 2018 sono state raccolte circa 75.000 tonnellate di olio alimentare di scarto, quasi esclusivamente prodotte dal settore della ristorazione e dell’industria, che rappresentano solo il 25% dell’olio prodotto in Italia, che ammonta a circa 280.000 tonnellate all’anno.

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