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Arrivano i lettori di codici a barre senza cavo o batterie. Grazie al supercondensatore

where Milano when Mar, 29/09/2015 who michele

Rispetto alle batterie che si basano su reazioni chimiche, i supercondensatori accumulano energia elettrostatica su due piastre all’interno di un elettrolite

Arriverà presto sul mercato un lettore di codici a barre che funziona senza cavi e senza alimentazione. Lo si legge in un articolo di scenario che arriva dalla Divisione scanner di Honeywell. L’innovazione arriva dai progressi compiuti dalla tecnologia di storage di energia alternativa chiamata “supercondensatore”, a volte indicato come ultracondensatore. I supercondensatori sono sicuri, semplici, affidabili e amici dell’ambiente. Inoltre, possono ridurre i costi e la complessità in operazioni che richiedono scanner portatili in determinati momenti, come ad esempio nei punti vendita.greenscannerhoneywell.jpg

Come funzionano gli scanner green? - Rispetto alle batterie che si basano su reazioni chimiche, i supercondensatori accumulano energia elettrostatica su due piastre all’interno di un elettrolite. Quando c’è tensione, le piastre diventano elettrodi, attraendo rispettivamente ioni positivi e negativi. La capacità dipende dalla dimensione delle piastre, un tipico scanner Bluetooth può operare su un supercondensatore più piccolo e leggero di una batteria al litio. Inoltre, i supercondensatori richiedono un ciclo di carica ridotto. Uno scanner tiene una carica per pochi minuti, ma questo è compensato da un’estrema rapidità di carica. Per esempio, gli attuali scanner green possono leggere fino a 100 codici a barre per ricarica e si ricaricano completamente in 35 secondi. Infine, i supercondensatori vantano oltre 100 cicli di ricarica rispetto alle batterie: un milione e mezzo di cicli di ricarica rispetto ai classici 500 delle batterie al litio.

Poche scansioni alla volta - L’assenza di reazioni chimiche è ciò che rende i supercondensatori una tecnologia green. Gli scanner green sono particolarmente adatti nei punti vendita dove gli scanner restano in carica e sono utilizzati periodicamente per poche scansioni alla volta. Lo stesso utilizzo viene fatto nelle librerie, nei processi di check-in e check-out e nel tracciamento di file e documenti. All’interno di questo scenario, solitamente gli scanner hanno bisogno di sostituire le batterie ogni 500 giorni, cifra che raddoppia per gli scanner con un ciclo di vita di tre anni. Al contrario, un supercondensatore comparabile può durare fino a 8 anni anche sopravvivendo persino allo stesso scanner.  L’eliminazione della sostituzione delle batterie riduce i costi di ownership di 70/100 euro, in media – senza contare poi lo sforzo, la perdita di produttività provocata da un errore della batteria o i costi delle scorte. Infine, la tecnologia dei supercondensatori offre opportunità di business che riducono l’impatto dei rifiuti derivanti da tecnologie pericolose in maniera altamente visibile – e di valore – per il cliente.

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Lettore codici a barre senza cavo e batterie Honeywell