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Auto elettriche. Suona il campanello d’allarme per il mercato italiano: l’Europa è lontana

where Milano when Mer, 08/02/2023 who luca

A gennaio immatricolazioni giù dell’8,7% e il confronto con gli altri big europei è impietoso. Motus-E: “Fondamentale e improcrastinabile il tanto atteso riordino degli incentivi”

Il mercatoauto.jpg delle auto elettriche in Italia rallenta ancora, a fronte dei continui progressi registrati dagli altri grandi Paesi europei. A gennaio, in particolare, le immatricolazioni delle vetture full electric arretrano dell’8,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, attestandosi a 3.333 unità. In calo anche la quota di mercato delle auto a zero emissioni, che scende al 2,6% dal 3,4% del gennaio 2022.

I numeri sono impietosi
Guardando all’intero 2022, la Germania ha segnato un progresso delle immatricolazioni full electric del 32,3% (471.464 unità, quota di mercato al 18%), il Regno Unito del 40,1% (267.203 unità, share al 16,6%), la Francia del 25,3% (203.122 unità, share al 13,3%) e la Spagna del 30,6% (31.504 unità, share al 3,8%). Il tutto mentre in Italia lo scorso anno il calo è stato del 27,1% a 49.058 unità, con la quota di mercato delle elettriche scivolata sotto al livello della Spagna (3,7%).
 
I modelli più venduti
Guardando infine ai modelli elettrici più venduti a gennaio 2023, la Fiat 500e si conferma in testa con 541 unità immatricolate, davanti alla Smart Fortwo (369) e alla Renault Twingo (212 unità). Chiudono la top 5 Tesla Model Y (147) e Volkswagen ID.3 (135). “Purtroppo continuiamo a essere un’anomalia tra i big d’Europa”, commenta Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, secondo cui “un andamento del mercato così in controtendenza rispetto ai Paesi con cui dobbiamo confrontarci è un campanello d’allarme che non può rimanere inascoltato. È vero, scontiamo ancora una certa carenza di veicoli da immatricolare e le incognite del contesto geopolitico hanno il loro peso - spiega Naso - ma osservando quello che succede negli altri Paesi è evidente che occorrano dei correttivi per non diventare l’unico grande mercato europeo di sbocco per i veicoli endotermici che non si vendono altrove”.  “Speriamo che il ministero delle Imprese e del Made in Italy convochi a breve il Tavolo Automotive e che arrivino buone notizie sul tanto atteso e improcrastinabile riordino degli incentivi”, conclude il segretario generale di Motus-E, individuando anche nelle flotte aziendali “un canale che potrebbe contribuire a rivitalizzare il mercato nazionale della auto elettriche”.
 

 

 

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