Tecnologia

Lo hanno inventato i ricercatori della Trent University di Nottingham. Il sedile integra un sensore da elettrocardiogramma (ECG), inserito direttamente nei tessuti

Il colpo di sonno al volante è una delle prime cause di incidente stradale e le case automobilistiche ultimamente stanno prendendo molto seriamente questo problema. Alcune di queste hanno integrato delle telecamere e dei sensori nel cruscotto, ma è dall’Inghilterra che arriva la proposta più originale. Alcuni ricercatori  della Trent University di Nottingham hanno ideato dei sedili che si “accorgono” se vi addormentate. Come? Il sedile – leggiamo sull’edizione italiana di Gizmodo - integra un sensore da elettrocardiogramma (ECG), inserito direttamente nei tessuti. Dall’analisi del battito cardiaco del guidatore è possibile rilevare quando questi inizia a perdere concentrazione e il sensore attiva un allarme. Se questo viene ignorato la vettura può decidere autonomamente di  prendere il controllo del mezzo, rallentare e accostare sul lato della strada e, contemporaneamente, inviare una notifica ad un centro di controllo.
Il sensore porta il marchio Plessey, specialista in semi-conduttori, e costituisce il primo impiego dell’Electric Potential Integrated Circuit (EPIC) in ambito automobilistico. Non resta quindi che migliorare la coerenza e la precisione del sistema. Una volta raggiunto questo risultato questi sedili potrebbero diventare un elemento di serie sulle nostre auto.