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Batteri mangia-rifiuti/2 - A Catania dalle bucce di arancia si producono detergenti e bioplastica

where Catania when Mar, 26/04/2016 who michele

La start-up Agrobiotech di Catania produce detergenti ecosostenibili e bioplastiche, grazie ai batteri “mangia-rifiuti” messi a punto dai suoi giovani ricercatori

agrobiotechcatania.jpgBucce d'arancia, acque reflue del lavaggio delle olive, olio di palma o di semi di girasole: da ogni tipo di scarto dell'industria agro-alimentare è possibile ricavare detergenti ecosostenibili e bioplastiche, grazie ai batteri  “mangia-rifiuti” messi a punto dai giovani ricercatori della start-up Agrobiotech di Catania. Il loro progetto di ricerca è stato illustrato a “BioInItaly Investment Forum & Intesa San Paolo StartUp Iniziative”, l'iniziativa organizzata da Assobiotec e Intesa San Paolo per presentare i migliori progetti biotech italiani a investitori da tutto il mondo.

“Il nostro obiettivo è dare una seconda vita agli scarti agro-alimentari e ai sottoprodotti dell'industria del biodiesel che devono essere smaltiti, con costi per i produttori”, spiega Grazia Licciardello di Agrobiotech. Sfruttando le caratteristiche di alcuni batteri naturalmente presenti nel suolo, i ricercatori intendono mettere a punto un processo di trasformazione efficiente e a basso costo per produrre principalmente biopolimeri, utili ad esempio per il packaging: “Potrebbero essere usati per creare vasetti di yogurt e confezioni per la frutta che migliorano la conservazione degli alimenti”, precisa Licciardello.
Dal liquido di fermentazione prodotto dai batteri, invece, è possibile ricavare dei biosurfattanti tensioattivi con proprietà antimicrobiche. “Queste molecole possono essere usate per produrre detergenti per la sanificazione di superfici o per la decontaminazione dell'acqua dagli idrocarburi - spiega ancora la scienziata - o ancora come rimedi antifungini e antimicrobici per eliminare i microrganismi pericolosi dalle coltivazioni, ad esempio pomodori e zucchine”.

immagini
Ingrandimento di batteri
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