torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

BioUpper: assegnati i premi a tre start-up del biomedicale

where Roma when Mer, 10/05/2017 who roberto

L’iniziativa, che porterà a ricevere 50mila euro a progetto, ha premiato Kyme, Postbiotica e Probiomedica

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha premiato Kyme, Postbiotica e Probiomedica, i tre team vincitori della seconda edizione di BioUpper, l’iniziativa promossa da Novartis e Fondazione Cariplo a sostegno dei giovani talenti che vogliono creare una start-up nelle scienze della vita, in collaborazione con PoliHub – l’incubatore gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano – e con la validazione scientifica di Humanitas, gruppo ospedaliero e avanzata struttura di ricerca.bioupper.png
 
I team che sono saliti sul podio hanno ricevuto un voucher da 50mila euro ciascuno, da parte di Novartis e Fondazione Cariplo, da investire nello sviluppo del loro progetto sul mercato. A valutarli è stata una giuria costituita da esponenti del mondo delle imprese, della ricerca, della finanza e delle istituzioni, attivi nello sviluppo di nuove aziende ed esperti nelle aree di supporto all'imprenditorialità.
 
Le tre idee di business che hanno conquistato i giurati rientrano nei seguenti ambiti del settore biomedicale: nanotecnologie applicate alla diagnostica medica (Kyme) e trattamenti terapeutici alternativi (Postbiotica e Probiomedica). Kyme applica le nanotecnologie alla diagnostica medica per migliorare i mezzi di contrasto oggi in uso clinico, permettendo un’identificazione precoce e più accurata delle patologie. Grazie alla maggiore efficacia della formulazione, è possibile aumentare il contrasto delle immagini di Risonanza Magnetica, ridurre la quantità di prodotto iniettabile e conseguentemente la tossicità dell’esame.

Postbiotica sviluppa nuove terapie a base di derivati di batteri – ottenute grazie a un innovativo metodo di fermentazione – per prevenire e curare in modo naturale un ampio spettro di infiammazioni: dalle reazioni allergiche alle malattie croniche dell’intestino e del tratto uro-genitale.
Probiomedica offre un’innovativa fototerapia per la cura dell’infezione da Helicobacter pylori, studiata per i pazienti antibiotico-resistenti, che rappresentano circa il 25% del totale. Il dispositivo è una capsula ingeribile che, una volta giunta nel tratto gastrico, eradica il batterio emettendo luce, evitando così gli effetti collaterali dell’attuale terapia antibiotica.
 
I dieci team che si sono sfidati nella sessione di pitch – BTeam, Golgi, Holey, Kyme, Newrosparks, PD-Watch, Postbiotica, Probiomedica, WATCh-ME e Wound Viewer – hanno avuto 12 minuti ciascuno per convincere la giuria della validità del loro progetto: 6 minuti di presentazione del lavoro di ricerca svolto e 6 minuti di confronto, incalzati dalle domande dei giurati. Uno dei team, WATCh-ME, ha potuto accedere a BioUpper grazie alla wild card che il programma ha offerto ad Hacking Health, movimento internazionale che anche in Italia promuove l’innovazione, stimolando la co-creazione tra il mondo della ricerca e della clinica e quello accademico.
 
BioUpper è stato lanciato nel 2015 ed ha rappresentato un’opportunità per tutti i partecipanti. Il 60% dei team della prima edizione si è costituito in impresa, mentre il 40% sta continuando la fase di sviluppo del proprio progetto. Il 70% dei team, inoltre, ha stretto delle partnership commerciali e il 50% di questi ha già chiuso contratti con i primi clienti. L’80% dei progetti, poi, ha raccolto investimenti per oltre 2.000.000 di euro, provenienti in particolare da investitori privati e venture capitalist.

immagini
bioupper
leggi anche: