Bruxelles prepara le e-car da 15mila euro: è la svolta elettrica?
Novità in vista per la mobilità sostenibile europea. Le nuove auto saranno “piccole e compatte”, ispirate alle kei-car giapponesi. L’appello del governo italiano: “Non si punti solo sull’elettrico”.
Tra i 15 e i 20mila euro: è questo
il prezzo stimato delle nuove piccole auto elettriche che la Commissione Ue intende introdurre entro breve. L’idea è stata annunciata da Stéphane Séjourné al Consiglio Ue per la Competitività, e fa parte dell’iniziativa “small affordable cars”.
L’obiettivo è doppio: rendere accessibile l’elettrico anche per fasce più ampie di cittadini e rilanciare la produzione europea. Séjourné ha spiegato che il progetto servirà “a sostenere la domanda” e a introdurre una “gamma che oggi non è presa in considerazione nel mercato europeo”.
Requisiti meno stringenti
La novità più forte è forse proprio quella di creare un segmento di auto “piccole e compatte”, ispirato alle kei-car giapponesi, ma concepito su misura europea. Un sistema che potrebbe prevedere requisiti normativi meno stringenti su peso, dimensioni o dotazioni per ridurre i costi.
L’industria osserva con attenzione: stabilire ora gli standard per queste “mini-e-car” è fondamentale per competere con i produttori cinesi, che già offrono modelli a basso costo. Dacia, ad esempio, ha mostrato un prototipo che potrebbe costare meno di 15mila euro.
Urso: “No a paraocchi ideologici”
L’Italia ha fatto sentire la propria voce. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha commentato: il futuro dell’auto in Europa deve passare per “neutralità tecnologica e flessibilità”. Perché, ha spiegato, “non basta l’elettrico puro, bisogna che il settore resti accessibile a tutti”. “Il settore dell’auto sta collassando in Europa”, ha poi denunciato Urso, citato dall’Ansa, tornando a incalzare Bruxelles: si affronti la transizione “con realismo, senza paraocchi ideologici”.
Diversi Paesi, oltre all’Italia, chiedono che non si affidi tutto alla spina. Si sollecita la revisione del regolamento CO2 previsto per il 2035, affinché siano prese in considerazione anche altre soluzioni tecnologiche, come ibridi plug-in, range extender o altri carburanti verdi.
L’iniziativa Ue si inserisce in un quadro più ampio di misure che Bruxelles vuole adottare nei prossimi mesi per il settore auto: elettrificazione delle flotte aziendali, proposta per la produzione europea di batterie e la revisione normativa per le emissioni che dal 2035 vieterà i motori termici, pur con margini di flessibilità.


