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Cresce la sharing mobility in Italia, lo dice il rapporto dell’Osservatorio

where Rimini when Mer, 11/11/2020 who roberto

I dati nel rapporto dell’Osservatorio nazionale della sharing mobility nell’ambito dell’evento speciale di #lessCARS a Key Energy 2020

Sono 38 le città, in gran parte al Nordbike-sharing_0.jpg, che hanno almeno un servizio di micromobilità in sharing, come le biciclette, gli scooter o i monopattini a noleggio. È il dato che emerge nel rapporto dell’Osservatorio nazionale della sharing mobility presentato nell’ambito dell’evento speciale di #lessCARS a Key Energy 2020 (l’evento è rivedibile a questo link).
 
Bike e scooter sharing
I servizi di bikesharing, in particolare, sono i servizi più diffusi a livello nazionale. Quelli con una dotazione di biciclette al di sopra della soglia minima di 80 biciclette si trovano soprattutto al Nord. Quanto poi al numero di servizi di scooter sharing attivi in Italia, si è passati da 1 a 10 nel corso di cinque anni; da segnalare le nuove realtà di Genova e a Roma. Il numero di motorini in condivisione è passato invece da 150 nel 2015 a 5.070 nel 2019.  Degli scooter in condivisione nel 2019, oltre il 95% è elettrico.
 
Car sharing

Passando alle flotte del carsharing free-floating (le cui auto possono essere prelevate solo se disponibili al momento dell’utilizzo) crescono del 3,3% tra il 2018 e il 2019, arrivando a quota 7.009 veicoli, di cui 1.586 elettrici. I noleggi del free-floating crescono lievemente rispetto all’anno precedente (+1,5%), arrivando a toccare i 12 milioni. Per quanto riguarda il carsharing station-based (il servizio solo su prenotazione), crescono coerentemente con gli anni precedenti sia le flotte (+6,9%, corrispondente ad un aumento di 81 veicoli) sia la quota di auto elettriche sul totale, che passa da 33% del 2018 a 39% nel 2019. Nell’arco di tempo tra il 2015 e il 2019 entrambi i tipi di flotte del carsharing hanno mantenuto una crescita moderata, ma costante. Lo station-based italiano sperimenta tra il 2018 e il 2019 una crescita del 33,7%, con un aumento annuo di 88.746 e un totale, sempre annuo, di 359.516 noleggi. Insieme ad essi crescono anche i chilometri percorsi in car sharing in Italia tra il 2018 e il 2019: le percorrenze del free-floating aumentano del 9,9%, circa tre volte in più dei noleggi. Questo perché il noleggio medio è aumentato in termini di distanze percorse: un’ottima notizia dal punto di vista dell’aumento della redditività del servizio.
Fenomeno opposto per il carsharing station-based: a fronte di un terzo dei noleggi in più tra 2018 e 2019, i chilometri percorsi sono cresciuti del 10,3%. Più noleggi (numerici) ma più brevi, fattore che probabilmente evidenzia l’inizio della trasformazione di un settore che diversifica sempre di più la sua offerta con formule ibride e opzioni pensate per i nuovi segmenti di clientela, come la possibilità di compiere spostamenti one-way e ampliare le aree di rilascio da una singola stazione ad un’area d’influenza della stazione stessa. Infine, le iscrizioni: tra 2018 e 2019 crescono di quasi il 30% passando da 1.865.765 nel 2018 a 2.409.309.

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