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Ecco cosa c’è nell’Innovation Plan di Snam, il terzo capitolo della trilogia strategica del Gruppo

where Milano when Mar, 13/05/2025 who luca

Previsti investimenti nell’innovazione per 400 milioni di euro, in gran parte dedicate a tecnologie affidabili ma anche nuove idee in 35 progetti e T.Lab. L’ad Venier: “Una roadmap flessibile che non vuole subire il cambiamento, ma guidarlo”.

Transizionesnam.png energetica e innovazione devono viaggiare nella stessa direzione, laddove quest’ultima assume il ruolo di leva strategica in grado di affrontare le sfide ambientali: è questo il messaggio alla base del primo Innovation Plan presentato in questi giorni da Snam. Una roadmap che illustra in dettaglio l’orientamento e i progetti della società in materia di innovazione trasformativa e terza gamba del framework del gruppo – accanto al Transition Plan e al Piano Strategico – della strategia di investimenti nel medio-lungo periodo in coerenza con le prospettive dei programmi di azione. “In un momento fragile e incerto come quello attuale, servono risposte rapide, pragmatiche e tempestive. Nasce sotto questi presupposti anche il nostro Innovation Plan, una roadmap flessibile che include e mobilita risorse sia interne che esterne, che condividono con noi l’idea di non subire il cambiamento, ma di avere l’ambizione di guidarlo”, ha detto l'amministratore delegato Snam Stefano Venier.
 
Tecnologie pronte per il mercato
Per l’innovazione sono già stati pianificati 400 milioni di euro dal piano strategico 2025-2029, un dato in aumento del 15% rispetto al piano precedente. Di queste, la gran parte, 338 milioni, sono destinati alle tecnologie già collaudate. Le soluzioni tecnologiche scalabili, affidabili e già pronte per il mercato risponderebbero meglio alle esigenze operative – per sicurezza, affidabilità e ottimizzazione costi – degli asset e dei processi industriali. Il suo cuore pulsante è SnamTEC, il programma di innovazione articolato in circa 50 progetti e dal quale è già nata l’Asset Control Room, una piattaforma digitale che grazie anche all’intelligenza artificiale accompagna oltre duemila persone nel monitoraggio e nella gestione dei dati, da remoto e su device mobili. In questo ambiente misto, fisico e digitale, attraverso infrastrutture IOT (internet delle cose), gli asset fisici e i dati sono interconnessi, abilitando i processi decisionali, anche grazie all’utilizzo dell’AI che verrà incorporata negli applicativi aziendali in maniera crescente nei prossimi cinque anni. Già dal 2000, tutti i principali processi operativi sono stati digitalizzati, consentendo l’esecuzione di numerosi progetti di cybersecurity e la progressiva creazione di gemelli digitali (tridimensionali e operabili in virtual reality) degli asset gestiti, un’innovazione utile per test, simulazioni e formazione.
 
Nuove idee
La quota rimanente degli investimenti previsti nel piano d’innovazione è pari a 62 milioni e alimenterà progetti di explorative innovation, puntando all’aggiornamento delle competenze del personale Snam. Con queste innovazioni, il gruppo presidia una vasta gamma di idee nuove e tecnologie emergenti, da applicazioni basate sull’AI alle clean tech per la produzione, l’uso finale e la trasformazione di molecole decarbonizzate. L’attenzione è rivolta ai programmi di ricerca e sviluppo, scouting e testing condotti con startup, acceleratori, università e risorse interne. Proprio sul coinvolgimento delle persone di Snam si basa anche la Centrale delle Idee, iniziativa imprenditoriale interna che promuove l'innovazione dal basso, valorizzando le proposte delle persone di Snam e accompagnandole in un percorso di sviluppo. Altre iniziative, come menzionato nella nota del Gruppo, sono HyAccelerator, giunto alla sua quarta edizione, Innova.Lab e Decarbonisation Research Program.
Le tematiche affrontate dall’innovazione esplorativa, oggi articolata in oltre 35 progetti, variano dalle cleantech e energy-tech all’idrogeno, dalla carbon capture utilization and storage (CCUS) alle tecnologie di Long Duration Energy Storage (LDES), fino alle tecnologie digitali di frontiera come l’AI tradizionale e generativa, la robotica e il computing. L’obiettivo è testare e accelerare l’implementazione di soluzioni innovative ad alto potenziale ma non ancora mature o non ancora industrializzate nel contesto energetico, per disporre di opzioni di diversificazione, integrandole al business stesso di Snam.
 
I progetti del T.Lab
C’è anche uno strumento di Snam che punta a mettere insieme explorative e proven innovation: il T.Lab, il laboratorio per il testing di nuove tecnologie innovative a supporto del core business della società. Fra i progetti attualmente al vaglio del T.LAB si segnalano, per esempio, il methane detector, una telecamera iperspettrale per rilevare e quantificare con precisione le perdite di gas su scala industriale, la sensoristica avanzata per il monitoraggio metereologico marino, già implementata con successo presso i rigassificatori di Panigaglia e Ravenna. Ci sono poi le tecnologie laser-scanner per il monitoraggio della biodiversità che aiutano i ripristini della vegetazione a valle dei cantieri, ma anche le valvole a zero emissioni regolate a distanza che non necessitano di sostituzioni, nonché progetti per il miglioramento dei sistemi elettrolitici tesi ad abbattere i costi della produzione di idrogeno verde e favorire lo sviluppo del suo mercato.

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