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EcoTyre. Gestiti oltre 40 milioni PFU nel 2020

where Roma when Mer, 05/05/2021 who roberto

Oltre 13.600 gommisti e officine serviti in Italia. Oltre 15.600 missioni di ritiro

EcoTyre è il primo Consorzio ad essersipfufoto.jpg posto l’obiettivo ambizioso di completare il ciclo della circolarità della gomma: rendere possibile l’impiego di gomma devulcanizzata, direttamente derivante da PFU, in nuove mescole di gomma utilizzabili per la produzione di pneumatici ed altri prodotti.

Da gomma a gomma
Il progetto si chiama Da Gomma a Gomma e ad oggi, con Versalis (Eni) e AGR, è alla fase 4.0 cioè al processo di industrializzazione. Il Consorzio ha da sempre avuto il primato nazionale per numero di Soci italiani, europei e internazionali che si affidano a EcoTyre per la gestione del fine vita degli pneumatici nuovi immessi sul mercato ogni anno (776 Associati a dicembre 2020). EcoTyre genera un valore economico di circa 13 milioni di euro, che equivale a un’industria di medio grandi dimensioni, con un totale di 108 risorse impiegate tra dipendenti diretti e indiretti.

La raccolta in Italia
Nel corso del 2020 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale 182/2019 che, tra le altre modifiche, innalza la quota di PFU che i Consorzi come EcoTyre devono ogni anno raccogliere e avviare al recupero. Si passa infatti dal 90% del peso degli pneumatici nuovi immessi sul mercato dai propri Soci al 95%, considerando la riduzione di peso a causa dell’usura del battistrada. EcoTyre ha quindi rivisto il proprio Piano Nazionale di Raccolta per far fronte in modo tempestivo a questa richiesta normativa. Il risultato è stato pari a 40.486.339 kg raccolti nel corso del 2020, di cui 37.355.929 kg dalla rete nazionale del ricambio di pneumatici e il restante dalle attività presso i demolitori ACI e dalle iniziative volontarie di sensibilizzazione legate al progetto PFU Zero.

La rete logistica
L’organizzazione EcoTyre è basata su 126 EcoTyre Partner di cui 109 Logistic Partner - aziende specializzate nella logistica di ritorno - e 17 Recycling Partner che si occupano del trattamento e recupero. Nel 2020 sono stati effettuati 15.621 ritiri presso 13.637 (+1.000 rispetto al 2019) officine e gommisti sparsi su tutta la penisola, il 64% dei quali è di piccole dimensioni (con ritiri mediamente inferiore a 300 PFU), con un indice di puntualità medio, ossia la garanzia di effettuare il ritiro entro la data concordata, dell’84%. La raccolta è svolta in maniera capillare, dalle piccole isole ai comuni di montagna, con una logica di prossimità: i PFU raggiungono l’impianto di trattamento più vicino, riducendo km percorsi, costi ed emissioni inquinanti.

Aggiornamenti normativi
Sono due gli aggiornamenti normativi nel 2020 che hanno contribuito a rendere più ancor efficiente la gestione dei PFU in Italia: il Decreto End of Waste sulla gomma vulcanizzata da PFU (31 marzo 2020 n. 78) è un provvedimento che riconosce definitivamente il riciclo dei PFU quale caposaldo dell’Economia Circolare degli pneumatici in Italia; la Direttiva Obblighi di raccolta e di gestione dei PFU prot.n. 103883/MATTM dell’11.12.2020, che ha prescritto a una parte dei soggetti responsabili della gestione dei PFU in Italia (tutte le forme associate e i sistemi individuali con immesso superiore a 200 tonnellate l’anno) le modalità per intervenire nella situazione di emergenza rappresentata dai Pneumatici Fuori Uso giacenti sul territorio nazionale. Il provvedimento obbliga tutti i soggetti responsabili alla raccolta sul territorio di una quota aggiuntiva del 15% rispetto al target di riferimento derivante dal D.M. 182/2019, con conseguente eventuale adeguamento del contributo ambientale fissato.

“Il 2020 è stato senza dubbio l’anno più complicato che il nostro Paese ha dovuto affrontare. La pandemia ha colto tutti di sorpresa e ha impattato pesantemente sull’attività - ha commentato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre - “. Grazie al contributo di tutti, siamo riusciti a raggiungere, come Consorzio, i risultati e gli obiettivi originariamente previsti, addirittura superandoli leggermente, garantendo il ritiro di PFU e riuscendo anche a mantenere un livello di operatività adeguato alla situazione. Nonostante le incertezze del contesto attuale, per il 2021 ci riproponiamo di continuare il nostro percorso di miglioramento cercando di mantenere il giusto equilibrio tra efficienza del servizio capillare, ricerca di avanguardia nell’Economia Circolare e un livello adeguato di eco-contributi ambientali. Come da tradizione grazie ai vari link con QR Code all’interno del Rapporto Annuale si può essere aggiornati su dati ed informazioni in tempo reale”.

 

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