L’italiana WSense raccoglie 7,2 milioni per espandere l’internet sottomarino
La tecnologia consente il monitoraggio continuo degli ambienti “subsea”, supportando applicazioni che spaziano dalla protezione delle infrastrutture critiche alla sorveglianza ambientale.
L’azienda italiana WSense, specializzata in tecnologie per la comunicazione subacquea, ha chiuso un round da 7,2 milioni di euro. Fondata da Chiara Petrioli (nella foto), professoressa alla Sapienza di Roma, WSense sviluppa sistemi di comunicazione wireless subacquea, noti come “subsea wifi”, che permettono la trasmissione di dati in tempo reale tra sensori e veicoli autonomi sottomarini. Questa tecnologia consente il monitoraggio continuo degli ambienti marini, supportando applicazioni che spaziano dalla protezione delle infrastrutture critiche alla sorveglianza ambientale.
Un mercato da 10,4 miliardi
Il settore della comunicazione subacquea è in rapida crescita, con previsioni che stimano un valore di mercato di 10,4 miliardi di euro entro il 2030. Attualmente, il 98% delle comunicazioni digitali globali viaggia attraverso 552 cavi sottomarini, per una lunghezza totale di 1,4 milioni di chilometri.
Con questo nuovo finanziamento, che porta il totale raccolto a oltre 22 milioni di euro, WSense mira ad accelerare l’espansione internazionale e a consolidare la propria leadership nel settore. “Grazie alla nostra capacità di implementare tecnologie finora inesistenti nell’ambiente marino, WSense è in una posizione ideale per generare un impatto positivo sul pianeta”, ha commentato Petrioli. Aggiungendo: “Stiamo infatti ampliando il nostro raggio d’azione attraverso partnership strategiche in settori emergenti come l’energia rinnovabile marina, la robotica autonoma sottomarina e la sicurezza delle infrastrutture”.
L’azienda
La scale-up, spin-off dell’Università Sapienza, conta oggi su un team di cinquanta persone e uffici in Italia, Norvegia e Regno Unito, posizionandosi come uno dei principali attori nell’ambito dell’Internet delle Cose sottomarino. Il nuovo investimento, guidato da Fincantieri e Rypples, vede anche la partecipazione di Cdp Venture Capital, Swen Blue Ocean, RunwayFbu e Axon Partners Group, già presenti nei precedenti round.