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L'Enea vuole una Hydrogen Valley alle porte di Roma

where Roma when Mer, 17/03/2021 who roberto

L'Enea sperimenterà nuove tecnologie per la produzione di idrogeno attraverso l'utilizzo dei rifiuti (biomasse residuali) e l'impiego del calore rinnovabile

Realizzare la prima Hydrogen Valley italianahydrogen.jpg alle porte di Roma, a Casaccia, dove sviluppare una filiera nazionale per la produzione, il trasporto, l'accumulo e l'utilizzo di idrogeno. Il progetto è dell'Enea, con l'obbiettivo di dar vita al primo incubatore tecnologico italiano per lo sviluppo dell'idrogeno, in collaborazione con università, istituti di ricerca, associazioni e imprese.
 
La Hydrogen Valley nasce con un investimento da 14 milioni di euro da Mission Innovation, programma internazionale con 22 nazioni e la Ue per la ricerca sulle tecnologie pulite. Il progetto prevede la realizzazione presso il Centro Ricerche Enea Casaccia, alle porte di Roma, di un insieme di infrastrutture hi-tech. II Centro si estende su oltre 100 ettari, con circa 1000 ricercatori, infrastrutture e laboratori di ricerca. Oggi l'idrogeno verde può essere ottenuto da diverse fonti di energia rinnovabile, come il fotovoltaico e l'eolico.
 
L'Enea sperimenterà nuove tecnologie per la produzione, attraverso l'utilizzo dei rifiuti (biomasse residuali) e l'impiego del calore rinnovabile a media-alta temperatura prodotto da impianti solari a concentrazione. All'interno dell'incubatore potrà essere utilizzato idrogeno puro e in miscela con gas naturale per la produzione di energia elettrica. Verrà studiata la produzione di idrogeno con l'energia elettrica generata da fonti rinnovabili, per accumulare l'energia di eolico e fotovoltaico nei momenti di picco di produzione. Sono previsti progetti per la decarbonizzazione dell'industria, in particolare quella ad alta intensità energetica, ma anche dei trasporti pesanti su gomma e ferroviari alimentati ancora a diesel.
 
All’interno dell’incubatore potrà essere utilizzato idrogeno puro e in miscela con gas naturale per la produzione di energia elettrica; verranno, infatti, messe a punto miscele idrogeno-metano da immettere nella rete interna di distribuzione del gas e sarà realizzato un 'idrogenodotto’ locale dedicato al trasporto di idrogeno puro in pressione, da utilizzare in modo capillare a seconda della domanda delle utenze. È prevista anche la realizzazione di una stazione di rifornimento per veicoli a idrogeno, come i mezzi per la movimentazione delle merci, bus e automobili, in uso all’interno del Centro Ricerche Enea, con l’obiettivo di dimostrare il contributo di questo combustibile alla decarbonizzazione del settore mobilità. Tra le applicazioni che verranno studiate all’interno dell’Hydrogen Valley, c’è anche il power-to-gas, un processo che, attraverso l’elettrolisi, consente di produrre idrogeno dall’energia elettrica generata da fonti rinnovabili. L’idrogeno così prodotto può essere convertito in metano, o essere immesso nella rete interna del gas naturale. In questo modo è possibile accumulare l’energia prodotta da fonte rinnovabile, agire come elemento di congiunzione tra rete gas e rete elettrica e svolgere anche una funzione di ‘stabilizzazione’ della rete elettrica, in previsione del forte incremento di produzione da rinnovabili.

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