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Mobilità futura. Nel 2035 le auto a zero emissioni raggiungeranno oltre l’85% in Italia

where Milano when Gio, 30/06/2022 who roberto

A dirlo è il report BCG Electric Cars Are Finding Their Next Gear, che fa il punto sui cambiamenti in atto nel settore

Nel 2021 i veicoli elettrici (BEV)auto-elettriche.jpg, compresi gli ibridi, hanno rappresentato il 20% della produzione di autoveicoli leggeri, in crescita rispetto al 12% del 2020, mentre la quota delle auto a benzina e diesel (ICE) ha perso 9 punti percentuali. A dirlo è il report BCG Electric Cars Are Finding Their Next Gear, che fa il punto sui cambiamenti in atto nel settore e gli impatti sul lungo termine.
 
Il trend che accelera 
Il trend verso l’elettrificazione delle auto sembra accelerare, tanto da anticipare le stesse previsioni di BCG sul tema. Sono numerosi i fattori che ne spiegano le ragioni, partendo dalla stretta delle politiche normative che limitano l'uso di veicoli a combustibili fossili nei principali mercati occidentali: l'amministrazione Biden ha inasprito le norme sulle emissioni di gas di scarico in USA, mentre in UE sono state elaborate politiche per ridurre del 55% le emissioni di tutte le auto in circolazione entro il 2030.
 
Il ruolo delle case automobilistiche 
Le case automobilistiche si orientano verso i veicoli elettrici come mai prima d'ora: Toyota e Volkswagen hanno impegnato complessivamente 250 miliardi di dollari entro il 2030 in programmi per veicoli elettrici e batterie. I BEV diventano quindi sempre più sofisticati e il successo di molti operatori di settore ha contribuito a persuadere gli aspiranti acquirenti che i produttori saranno presenti anche dopo l’acquisto, con l’assistenza post-vendita. La domanda, infine, è aumentata anche grazie agli incentivi e al calo dei costi di proprietà.
 
Il mercato italiano vs il mercato globale 
Come evidenziato nel report, si stima che i BEV rappresenteranno il 20% delle vendite globali di veicoli leggeri nel 2025 e il 59% nel 2035, ma a velocità diverse secondo il livello geografico. La posizione rigorosa dell’UE sulle normative ambientali spingerà a oltre il 90% delle vendite di veicoli leggeri in Europa entro il 2035. Anche la diffusione negli Stati Uniti e in Cina progredirà rapidamente, a differenza del resto del mondo, dove i BEV rappresenteranno solo il 35% delle vendite. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2035 la quota di mercato prevista per le vendite di nuovi veicoli a zero emissioni sarà superiore all’85% del totale, mentre i mild hybrid e ICE sfioreranno il 10%, seguiti dai full hybrid con meno del 5%. Si stima che per veicoli leggeri in circolazione, la quota di mild hybrid e ICE passerà dal 98% del 2021 a circa il 60,6% nel 2035, mentre i veicoli a zero emissioni dall’1% saliranno a oltre il 27% del totale.
 
Produzione, tecnologia, efficienza 
Stare al passo con la domanda per le case automobilistiche significa aumentare drasticamente i volumi di produzione e, in alcuni casi, riconsiderare i propri modelli di business, ad esempio aumentando le prestazioni dei motori elettrici e assicurandosi i diritti sulle tecnologie delle batterie di prossima generazione. Talvolta si utilizzano inoltre canali di vendita diretti al consumatore, si valuta la rigenerazione delle batterie e un approccio software-driven.
 
I potenziali ostacoli all’elettrificazione 
Il boom dell’elettrificazione incide positivamente sulla salute del pianeta: con lo stop ai veicoli ICE dal 2035, l’UE è sulla buona strada per azzerare le emissioni di CO2 nel suo parco auto entro il 2050. Cina e Giappone procedono spediti verso i rispettivi obiettivi, mentre è improbabile che il parco auto statunitense si trasformi abbastanza rapidamente da raggiungere l'obiettivo dichiarato di una riduzione del 50% delle emissioni entro il 2030 (rispetto a uno scenario di riferimento del 2005).  Nonostante le prospettive rosee, due ostacoli potrebbero scoraggiare gli acquirenti e rallentare il ritmo di crescita del settore: la scarsità dei metalli necessari per la produzione di batterie elettriche rilevata nell’ultimo semestre, tra cui litio e nichel, i cui prezzi sono lievitati, e l’insufficienza di stazioni di ricarica che in alcuni Paesi sembra essere destinata a peggiorare nel prossimo futuro. Secondo l’analisi di BCG, negli USA saranno necessari 1,1 milioni di siti di ricarica pubblici nel 2025 e 2,3 milioni nel 2030 rispetto ai 100.000 del 2020.

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