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Mobilità futura. Tra auto elettrica o tradizionale gli italiani scelgono la terza via: meglio un’ibrida

where Milano when Mer, 13/07/2022 who luca

Per il 29,3% sarà un’auto elettrica e per il 23,3% sarà una a motorizzazione tradizionale. Per il 41,3% degli italiani la prossima auto sarà ibrida

Gli italiani preferiscono leauto-ibrida.jpg ibride. Lo dice un’inchiesta Doxa realizzata per AMINA (Associazione Mediatori Italiani Noleggio Auto) dal titolo "Noleggio ed elettrificazione nella mobilità del futuro".  Per il 41,3% degli italiani la prossima auto sarà un’ibrida, per il 29,3% sarà un’auto elettrica e per il 23,3% una a motorizzazione tradizionale, mentre il 6,1% degli italiani ha in programma di passare all’uso di servizi di mobilità in sostituzione dell’auto in proprietà. Se si considerano le modalità di acquisizione della prossima auto la proprietà resta quella preferita, con una percentuale pari al 65,9%. Il noleggio a lungo termine però guadagna quote di mercato anche tra gli utenti privati, attestandosi ad una quota pari al 28%.
 
La conoscenza sull’ibrido
L’inchiesta consente di avere una panoramica anche del livello di conoscenza dichiarato dagli intervistati in merito alle nuove tecnologie disponibili nel settore automobilistico. Per quanto riguarda il full hybrid, il livello di conoscenza dichiarato dagli italiani ottiene una valutazione pari a 6,2 (in una scala da un minimo di 1 a un massimo di 10) e quindi appena sopra la sufficienza. Al di sotto della sufficienza si pone invece il livello di conoscenza del Mild Hybrid, con una valutazione pari a 5,2. La tecnologia Plug-In Hybrid ottiene una valutazione pari a 5,5, e quindi ancora al di sotto della sufficienza. Si torna al di sopra della sufficienza con la trazione elettrica, il cui livello di conoscenza degli italiani è stato valutato con un punteggio pari a 6,2. Molto più bassa la conoscenza della trazione a idrogeno, pari a 4,7.
 
All’elettrico in dieci anni
Agli interpellati è stato inoltre chiesto di dare una valutazione in merito al numero di anni necessari per completare il passaggio alla mobilità elettrica. La maggioranza degli italiani (40%) pensa che ci vorranno da cinque a dieci anni per concluderlo. Quelli che pensa che ci vorranno da dieci a venti anni sono il 25%. I più ottimisti, che hanno indicato due anni, sono il 5%. Un po’ meno ottimisti, ma comunque molto positivi, sono coloro che hanno indicato un periodo di tempo tra due e cinque anni (il 19%); ma ci sono anche quelli che hanno espresso una visione pessimistica dei tempi necessari per completare il passaggio alla mobilità elettrica. In particolare, il 7% degli interpellati ha dichiarato che saranno necessari più di venti anni, mentre il 4% ha dichiarato che questo passaggio non si completerà mai.
Di particolare interesse anche la valutazione espressa sulla conoscenza del servizio di noleggio a lungo termine. In questo caso, il 74% dei rispondenti ha fornito una valutazione positiva, così suddivisa: sufficiente 36%, buona 32%, ottima 6%. Di contro, il 26% degli italiani ha fornito una valutazione negativa, suddivisa tra una conoscenza mediocre (20%) e nulla (6%). Grazie ai dati elaborati nell’inchiesta è stato possibile anche realizzare un identikit di chi conosce meglio il noleggio a lungo termine, che è uomo, tra 35 e 44 anni, con un alto livello di istruzione e proveniente da Sud e Isole. Lo stesso identikit corrisponde al profilo del maggiore interessato al passaggio ai servizi di mobilità (car sharing, car pooling, noleggio a lungo termine, noleggio a breve termine, ecc.), in sostituzione dell’auto in proprietà.
 
Il mobility consultant
“Dall’inchiesta condotta con Doxa – sottolinea Iacopo Chelazzi, presidente di Amina – emerge una situazione in grande cambiamento nell’intero comparto della mobilità e in particolare nel settore automobilistico. Proprio per questo motivo AMINA, l’associazione che raggruppa i mediatori nella proposizione di servizi di noleggio ha avvertito forte la necessità di dar vita a un percorso di formazione che fornisse al personale delle aziende associate le conoscenze necessarie per orientare al meglio le scelte dei clienti e allo stesso tempo fosse una certificazione per testimoniare l’impegno delle aziende a venire incontro alle necessità di chi si approccia al mondo del noleggio a lungo termine. A questo scopo è stata creata la figura dell’AMINA Mobility Consultant, ed è stato pensato un percorso formativo, necessario per ottenere tale qualifica, che include elementi di fiscalità, conoscenze manageriali, approfondimenti sulle motorizzazioni e sulle più recenti tecnologie che caratterizzano le nuove auto e molto altro ancora. I nostri corsi sono già partiti ed i primi AMINA Mobility Consultant sono già stati certificati. Continueremo su questo percorso perché crediamo fortemente che la formazione del personale sia una chiave fondamentale per assistere i nostri clienti e guidarli nelle loro scelte in tema di mobilità”.
 

 
 

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