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​A Novara parte un depuratore che funziona con i tappi di plastica riciclati

where Novara when Lun, 23/06/2014 who michele

Il progetto realizzato dalla start-up trentina Eco-Sistemi sarà installato nel birrificio Hordeum

Il birrificio Hordeum inaugura a Novara un depuratore d’acqua che sfrutterà un sistema super-ecologico realizzato dalla start-up Eco-Sistemi.In parole semplici è stata realizzata una macchina di piccole dimensioni, disponibile sul mercato, che rimuove la sostanza organica degli scarti contenente sia carbonio sia azoto, uno dei principali elementi inquinanti delle falde acquifere. L'idea originale, economica ed ecologica è che il sistema invece di costosi dispositivi sfrutta banalissimi tappi di plastica riciclati.
Le quattro tipologie di birre (bionda, ambrata, weiss e strong ale) che il birrificio Hordeum produce ogni giorno sviluppano 5,5 metri cubi di refluo di produzione il cui carico inquinante è assimilabile a quello di una piccola comunità (circa 300 abitanti). La macchina si chiama Rcbr, acronimo di rotating cell biofilm reactor.
"Invece di costosi dispositivi prestampati ove possa vivere e crescere lo spesso film di colonie batteriche responsabili della depurazione, ovvero di organismi che si mangiano lo sporco, abbiamo impiegato banali tappi di plastica riciclati che, per forma e materiale, sono perfetti come case - carrier in termini tecnici - per i batteri. Poi intorno ci abbiamo adattato un contenitore efficiente per massimizzare la resa", spiega Dario Savini, amministratore delegato di Eco-Sistemi. “Spesso non serve l'hi-tech per fare innovazione verde ma analizzare in maniera integrata il problema e valutare tecnologie esistenti e il loro Lca. Un tocco di ingegneria e il gioco è fatto”.
I tappi riciclati impiegati nel depuratore inoltre fanno del bene per il sociale.
Per il sistema del birrificio sono stati impiegati 430 chili di tappi, il cui ricavato è stato destinato a opere benefiche in Trentino. Ma l'impresa ha già una decina di ordini potenziali, che avranno sicuramente un impatto benefico.
Soddisfatti i proprietari del birrificio Hordeum. “Noi crediamo che la nostra birra debba nascere in un contesto aziendale di grande qualità rispettoso dell'ambientale. Per questo ci siamo avvalsi di questa nuova tecnologia realizzata da Eco-Sistemi, low tech e di grande inventiva, come la nostra birra”, spiega il mastro birraio di Hordeum, Paolo Carbone.
Il minimpianto ha consumi limitatissimi, con un consumo reale misurato in funzionamento di 1.2-1.5 chilowattora equivalente a circa un decimo dei consumi di un impianto tradizionale. " Noi limitiamo i costi con due moduli che vengono azionati da un solo motore elettrico e con l'uso dei tappi, dato che il biofilm batterico ottiene ossigeno per svolgere il proprio lavoro dalla rotazione del sistema in atmosfera e non mediante compressori dedicati".
Anche l'impatto sul territorio è limitato. Mentre i depuratori regolari possono misurare anche 20-25 metri quadrati il sistema di Eco-Sistemi misura 3,30 metri di lunghezza e 1,30 in larghezza.
"Molte imprese alimentari e zootecniche producono quantità di reflui importanti, che richiedono impianti in larga scala, spesso difficili da installare per le grandi dimensioni e che hanno un impatto rilevante", continua Savini. "Con questo tipo di impianto birrifici, ma anche allevamenti, aziende del comparto alimentare e piccoli aggregati urbani possono avere un impianto ecologico, a basso consumo e a basso ingombro".
Eco-Sistemi SRL è una start-up tecnologica con sede al Progetto Manifattura, a Rovereto, hub della green economy. Nasce come spin-off accademico dell'Università di Pavia nel 2013. È composta da quattro soci: Dario Savini (biologo), Sergio Modenese (chimico), Aniello Esposito (impiantista) e Anna Occhipinti (biologa), oltre due giovani ingegneri chimici, Antonino Esposito e Alice Durazzi.
 
 

 
 

immagini
Inaugurazione impianto depurazione