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Nuovo nucleare. Lo Stato è pronto a investire 200 milioni in Newcleo

where Roma when Mer, 09/04/2025 who roberto

L’azienda privata italiana lavora su reattori avanzati di quarta generazione. Per la collaborazione c’è il via libera di Pichetto e Urso, ma scoppia la “bomba atomica” nel governo dopo il no di Salvini. Federcontribuenti: “Progetto economicamente dispersivo”. 

Il governo italiano intende stefano-buono-flickr.jpginvestire fino a 200 milioni di euro nella startup nucleare Newcleo, segnando un passo significativo verso il ritorno dell’energia atomica nel Paese dopo quasi quattro decenni. ​In un comunicato congiunto, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, hanno sottolineato “l’importanza strategica di partecipare attivamente allo sviluppo di tecnologie nucleari innovative, con particolare attenzione ai progetti promossi da Newcleo”. ​
 
Fondata dal fisico Stefano Buono
Newcleo, fondata dal fisico italiano Stefano Buono (nella foto), si distingue nella progettazione di reattori nucleari modulari avanzati, alimentati da scorie nucleari riprocessate. Questi piccoli reattori modulari (Smr) offrono vantaggi significativi, tra cui una produzione standardizzata e tempi di realizzazione più rapidi, affrontando alcune delle criticità associate alla tecnologia nucleare tradizionale.​ L’operazione dovrebbe prevedere l’ingresso dello Stato in Newcleo, probabilmente con una quota del 27%, attraverso il coinvolgimento di una o più società finanziarie e industriali controllate.
 
Le opportunità industriali ed energetiche
Il governo ha già adottato misure normative per rilanciare la ricerca e lo sviluppo nel settore nucleare di nuova generazione, creando un quadro legislativo chiaro per disciplinare le attività di sperimentazione, autorizzazione e vigilanza. L’obiettivo è valorizzare le competenze esistenti e creare nuove opportunità industriali e occupazionali, rafforzando la competitività tecnologica dell’Italia. ​
 
Lite nucleare tra i ministri
All’annuncio della collaborazione si sono però alzati diversi “no”. Il primo, clamoroso, è quello di Matteo Salvini che apre un fronte nucleare tutto interno al governo. “Se esiste già un trust pubblico con Enel, Ansaldo e Leonardo non capisco perché mettere centinaia di milioni di euro nel privato e non in una partecipata dal pubblico”, ha fatto presente il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture commentando l’iniziativa dei colleghi Urso e Pichetto.
 
I dubbi della Federcontribuenti
“Entrare in un progetto con 200 milioni quando ancora non esiste una legge per il ritorno dell’Italia al nucleare, ma solo un disegno di legge, è alquanto anacronistico ed economicamente, almeno in questa fase, dispersivo”. È il commento del presidente di Federcontribuenti, Marco Paccagnella, dopo la notizia che il governo potrebbe entrare come azionista di riferimento nel capitale di Newcleo. “Siamo ancora ai primordi legislativi di un disegno di legge che dovrà sostenere l’esame del Parlamento”, ricorda Federcontribuenti”, “e già si impiegano soldi pubblici dello Stato attraverso sue controllate per avere il 10% di che cosa? Di una società che a detta del suo fondatore sta facendo gli esperimenti dei reattori di terza generazione in Francia? Esorto le istituzioni, a nome dei contribuenti italiani, a investire semmai denaro pubblico in ciber security, sicurezza sul lavoro, formazione. In questo momento di tutto abbiamo bisogno meno che regalare soldi su progetti, come il nucleare italiano, che ancora non è legge ma su cui vige il risultato referendario del 1986”.

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