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Presentato il progetto di connessione ecologica “Nexus – ultima frontiera”

where Desio (MB) when Mer, 04/04/2018 who roberto

Amministrazioni comunali, Università, enti privati e associazioni insieme per realizzare una Rete Ecologica tra il Parco Valle del Lambro e il Parco delle Groane

Creare un corridoio ecologico tra il Parco nexusuf.jpgRegionale Valle del Lambro e il Parco Regionale delle Groane, in uno dei territori più urbanizzati d’Italia, dove è crescente il fabbisogno di spazi verdi aperti e fruibili. È l’obiettivo del progetto “Nexus - Ultima Frontiera”, promosso grazie al Bando Connessioni Ecologiche 2016 di Fondazione Cariplo in partenariato tra i Comuni di Desio, Bovisio Masciago, Seregno, Sovico, Varedo, Parco regionale della Valle del Lambro, Politecnico di Milano – DASTU, Agenzia Innova 21 e Legambiente Lombardia Onlus.

Al fine di tutelare questi elementi essenziali per il patrimonio verde dell’alto milanese, entrambi classificati come elementi di primo livello della Rete Ecologica Regionale e considerati “Aree Prioritarie” per la biodiversità, il progetto promuove un miglioramento della rete ecologica di Sovico e Seregno e la creazione di una tangenziale verde tra Desio, Bovisio Masciago e Varedo, attraverso attività di coordinamento e sinergia tra i partner.

“Nexus rappresenta una vera e propria sfida, in un territorio fortemente antropizzato e con un alto consumo di suolo agricolo. Anche grazie all’impegno delle amministrazioni locali, si è iniziato negli ultimi anni a costituire nuove aree protette. È uno sviluppo condiviso che passa dal consolidamento ecologico delle poche aree rimaste e da una nuova visione di riassetto del territorio. La nostra sfida è collegare i ‘corridoi verdi’ per un utilizzo migliore per le persone e anche a beneficio della fauna” ha spiegato Roberto Corti, Sindaco di Desio, comune capofila del progetto.
Le azioni previste da “Nexus – Ultima frontiera”, comprendono non solo interventi tecnici riguardanti la deframmentazione e il potenziamento nella rete ecologica, ma anche lo sviluppo della relazione tra cittadini e gli spazi aperti del territorio.

“Il coinvolgimento diretto degli abitanti del territorio, in qualità di portatori d’interesse, rappresenta uno strumento essenziale per sensibilizzare un vasto pubblico su problematiche ambientali – ha spiegato Marzio Marzorati, vicepresidente di Legambiente Lombardia – . Esiste la necessità che la cura e manutenzione del verde pubblico seguano un indirizzo di tutela e valorizzazione. Questa alleanza permetterà al nostro territorio di vivere e di sopravvivere all’eccessiva cementificazione, mantenendo anche un’identità territoriale”.
“La condivisione di conoscenze e competenze tra diversi soggetti è un elemento necessario per individuare risposte efficaci e innovative alle sfide ambientali attuali: la capacità di favorire il dialogo e mettere in relazione enti differenti è un requisito indispensabile per attrarre fondi per la realizzazione di attività innovative sul territorio. Si tratta, infatti, di progetto da un milione di euro, di cui 700mila di contributo da parte della Fondazione Carialo” ha spiegato Simone Paleari, direttore di Agenzia Innova21 per lo Sviluppo Sostenibile.
“Il nostro obiettivo è quello di esercitare una verifica costante durante la fase realizzativa, per determinare se a un miglioramento paesaggistico corrisponde anche un aumento della biodiversità locale – ha illustrato Daniela Gambino di Dastu del Politecnico di Milano – . In un momento di crisi ambientale ed ecologica, ma anche e soprattutto del modello di sviluppo di un’area fortemente urbanizzata, e con molto dismesso, è fondamentale costruire una nuova visione di collaborazione fra pubblico e privato, che inventi una nuova ‘qualità del rapporto’ con il territorio e che metta al centro il binomio sviluppo/ambiente”.

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nexus
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