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Pronta la road map per rendere gli scali marittimi più ecocompatibili

where Roma when Mer, 23/01/2019 who redazione

Il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale le sue Linee guida per le attività energetico-ambientali nei porti

nave-porta-container.jpgLe navi, come noto, inquinano molto, dato che in mare bruciano olio combustibile pesante, molto inquinante, e in porto utilizzano gasolio, un po' meno sporco, ma comunque tossico come un’intera flotta di auto diesel. Eppure per rendere più green le imbarcazioni, e pure i porti, esistono delle soluzioni: motori a gas naturale liquefatto (Gnl), il combustibile fossile meno inquinante in assoluto, e una mega presa elettrica sulle banchine portuali, per alimentare la nave attraccata con la corrente della rete, e non con il suo gruppo elettrogeno diesel.
 
Il 29 dicembre scorso il Ministero dell'Ambiente ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale le sue Linee guida per le attività energetico-ambientali nei porti, d'intesa col Ministero dei Trasporti. In pratica, la road map che le 16 Autorità portuali italiane devono seguire per rendere i loro scali più ecocompatibili, che nei giorni scorsi il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa (M5S) ha presentato alla stampa nella città portuale più vicina a Roma, Civitavecchia. L'indicazione più importante è la costruzione in tutti i porti di depositi di gas naturale liquefatto.
 
L'Organizzazione marittima internazionale dell'Onu (Imo) e l'Associazione internazionale dell'industria crocieristica (Clia) l'anno scorso si sono impegnate a tagliare le loro emissioni di CO2, per combattere l'effetto serra. Gli armatori hanno appena cominciato ad ordinare navi a gas naturale liquefatto, che emettono molta meno anidride carbonica e molte meno polveri sottili. Una nave a gas è già in servizio sullo Stretto di Messina, e a novembre Costa Crociere metterà in mare la Costa Smeralda. Per favorire questo processo bisogna però dotare i porti di depositi di Gnl, dove le nuove navi green possano fare rifornimento. Il Ministero dell'Ambiente ha anche stanziato fondi per finanziare questi impianti. Le linee guida indicano alle autorità portuali la necessità di dotare le banchine di prese elettriche in grado di alimentare le navi quando sono attraccate (una misura al momento molto costosa, ma che riduce nettamente le emissioni). Poi chiedono mezzi a zero o basse emissioni per la movimentazione di merci e passeggeri, l'efficientamento energetico degli edifici, degli impianti e delle operazioni. Le Autorità portuali devono preferire i fornitori di servizi che hanno un basso impatto ambientale. "Noi abbiamo preso un impegno a livello internazionale per l'abbattimento della CO2 - ha commentato il ministro Costa -. I porti sono luoghi che hanno emissioni di anidride carbonica particolarmente forti. Le Linee guida tendono a tagliare queste emissioni una volta per tutte".

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