torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Rapporto Biotech 2015, in Italia ci sono 384 imprese con fatturati in aumento

where Roma when Lun, 20/07/2015 who michele

Gli investimenti in R&S ammontano a più di 1,5 miliardi di euro, mentre il numero degli addetti in R&S è prossimo alle 7.300 unità

rapportobioinitaly2015assobiotec.jpgLe imprese di biotecnologie attive in Italia sono 384 (+1,6%). Più della metà (251) sono imprese pure biotech; tra queste, quelle a capitale italiano sono 225. Sono i numeri del Rapporto 2015 di Assobiotec sulle imprese di biotecnologie in Italia.  Dai dati emerge inoltre che il fatturato complessivo supera i 7,7 miliardi di euro (+4,2%), gli investimenti in R&S ammontano a più di 1,5 miliardi di euro, mentre il numero degli addetti in R&S è prossimo alle 7.300 unità. E con un incidenza media degli investimenti in R&S sul fatturato del 19% - che sale al 31% per le pure biotech italiane - l'industria biotech è uno dei comparti a più elevata intensità di innovazione.
L’incidenza del red biotech - In relazione alla crescente domanda di prodotti sempre più efficaci e sicuri per la cura di numerose patologie di grande rilievo clinico, epidemiologico e sociale, più della metà delle imprese (277, con un fatturato di 7,4 miliardi di euro, in aumento del 4,3%) è attiva nel settore red biotech (biotecnologie farmaceutiche, ndr). Sono invece rispettivamente 95 e 76 le imprese attive nei settori green e white, per rispondere alle grandi sfide che anche l'Italia sta affrontando nei campi dell'agricoltura, dell'energia e dell'ambiente.

Nove imprese dedicate a malattie rare - Ventisei i nuovi progetti di ricerca nella pipeline delle pure biotech italiane, per un totale di 158. Ed emerge una chiara correlazione tra le aree terapeutiche prioritarie delle pure biotech italiane e quelle patologie, come quelle oncologiche o infettive, che ancora oggi non trovano risposte terapeutiche adeguate. Con risultati tangibili: tra il 2009 e il 2015, i biofarmaci sono passati dal 36% al 45% del totale. Inoltre, sono nove le imprese pure biotech italiane ad aver ottenuto almeno una “Orphan Drug Designation” per un medicinale dedicato a malattie rare. Dei 14 progetti, 12 sono in clinica e, di questi, 4 hanno già raggiunto la fase III. Con l'1,1% dei ricercatori e l'1,5% della spesa di ricerca globale, infine, l'Italia ha prodotto il 3,8% degli articoli scientifici del mondo, ed è in prima posizione con una percentuale di citazioni, che rimane 6 volte superiore alla media. Siamo terzi nel mondo per numero di giovani ricercatori finanziati dall'European Research Council (36), anche se più della metà di loro lavora presso istituzioni straniere.

immagini
Rapporto_BioInItaly_2015_Assobiotec copertina
leggi anche: