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Riciclo – In un anno raccolte 227mila tonnellate di pneumatici fuori uso

where Milano when Lun, 10/09/2012 who redazione

Ha compiuto un anno il  7 settembre il sistema nazionale di gestione nazionale delle gomme gestito da Ecopneus. Recuperati oltre 620mila chilogrammi al giorno che sono diventati strade, campi sportivi ed energia. Nel 2012 ridotto il contributo ambientale

Ogni giorno oltre 620mila chilogrammi di pfu – la sigla che indica i pneumatici fuori uso – sono stati raccolti e avviati a trattamento. Questi i risultati raggiunti nel primo anno di attività da Ecopneus, società senza scopo di lucro che gestisce le operazioni di raccolta, trattamento e recupero di una quota di gomme a fine vita (www.ecopneus.it). Il volume è pari in peso a quanti pneumatici hanno immesso nel mercato del ricambio le aziende socie, che rappresentano circa l’80% dello spaccato italiano.
Dal 7 settembre 2011, giorno di entrata in vigore del decreto 82/2011, al 7 settembre 2012 Ecopneus ha gestito 97.629 richieste di prelievo, pervenute dagli oltre 27mila punti di generazione (gommisti, officine e stazioni di servizio) di pneumatici fuori uso registrati in Italia. Il consorzio ha raccolto in totale 227mila tonnellate grazie a 92 aziende attive su tutto il territorio nazionale; sono invece 48 le imprese che si occupano della frantumazione e valorizzazione dei pneumatici.
Non nasconde la soddisfazione per i traguardi raggiunti Giovanni Corbetta, direttore generale di Ecopneus: “Le tonnellate di pfu raccolti in un solo anno di attività sono una quantità importante – afferma – , ancora di più se si pensa che siamo partiti da zero con un sistema su scala nazionale da costruire in soli tre mesi. Già al 31 dicembre Ecopneus aveva raggiunto e superato gli obiettivi fissati dalla normativa e tutto lascia prevedere che anche l’obiettivo posto a fine 2012, di raccogliere e recuperare l’80% di quanto commercializzato dalle aziende nostre socie, sarà centrato”.
Dall’inizio del 2012, il consorzio ha anche stabilito una riduzione media di oltre il 3% degli importi del contributo ambientale associato all’acquisto di ogni nuovo pneumatico, a vantaggio dei consumatori finali.

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