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Riproduzione sessuata in mare: la svolta cinese che salverà i coralli

where Weizhou Island when Mer, 18/06/2025 who roberto

La bella notizia arriva nella Giornata mondiale degli oceani. Gli scienziati cinesi hanno scoperto la tecnologia per la riproduzione dei coralli: così Weizhou Island diventa un laboratorio naturale per le specie minacciate dal riscaldamento climatico.

Un team di ricercatori dell’Universitàcoralli.jpg di Guangxi, in Cina, ha annunciato una svolta nella salvaguardia delle barriere coralline. Poco prima della Giornata mondiale degli oceani (8 giugno), gli studiosi hanno messo a punto una tecnologia in grado di stimolare la riproduzione sessuata su larga scala dei coralli in acque ad alta latitudine. La novità chiave è il controllo del periodo di fecondazione, basato sul monitoraggio dello sviluppo gonadico dei coralli e delle condizioni del mare, che permette di replicare il momento esatto dello spawning (la riproduzione sessuata).

Al largo di Weizhou Island, l’area di ripopolamento – iniziata nel 2015 – ha visto la copertura corallina passare dal 5% del 2015 al 20% nel 2018, grazie a 1520 reef artificiali e oltre 80mila colonie trapiantate. Ma ora si fa un passo avanti: “È un cambio di paradigma”, afferma Huang Wen, docente associato alla School of marine sciences, ripreso da chinadaily.com, “dalla piantumazione passiamo alla riproduzione, per creare ecosistemi sottomarini autosufficienti”. Il collega Gong Sanqiang aggiunge: “La riproduzione sessuata arricchisce la diversità genetica dei coralli e aumenta la resilienza ai cambiamenti climatici”.

Le barriere coralline, spesso definite “foreste pluviali marine”, occupano appena lo 0,2 % del fondale ma supportano oltre un quarto della biodiversità marina. Tuttavia, il riscaldamento globale provoca lo sbiancamento e il declino delle colonie. Weizhou Island, la più grande isola vulcanica del Guangxi, è diventata il laboratorio naturale di riferimento. Qui, negli anni Ottanta, la copertura corallina raggiungeva il 60%, prima di crollare sotto il 5% nel 2015. Ora, grazie al nuovo metodo (laboratorio, trapianto, induzione della riproduzione), Weizhou punta a diventare un santuario permanente per specie minacciate dal riscaldamento climatico. L’obiettivo? Creare una barriera autosufficiente, capace di rigenerarsi di anno in anno.

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