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Nel Sahel un sistema di allerta radio aiuterà a contrastare la fame e i cambiamenti climatici

where Milano when Mer, 28/10/2020 who roberto

Il progetto di intervento contro la fame combina immagini satellitari e dati raccolti dai pastori. L’obiettivo è monitorare la siccità nel Sahel e guidare gli allevatori verso i pascoli migliori

Un messaggio radio, promosso in sahel.jpgdiverse lingue locali, che indica una nuova via ai pastori, affinché possano trovare una terreno capace di nutrire il proprio bestiame, e un bollettino periodico che comunica ai governi locali e ai donatori le zone in cui le scorte di acqua sono quasi esaurite: attività oggi possibili, in Sahel, grazie all’avvento di un “sistema di allerta precoce” basato sulla combinazione di dati e intelligenza artificiale.
 
Azione contro la fame
L’iniziativa è stata sviluppata da Azione contro la Fame in una delle regioni al mondo più colpite dalla crisi climatica ed uno degli epicentri della fame; un’area in cui 374.000 bambini soffrono di malnutrizione acuta. Il sistema, consultabile al sito www.sigsahel.info, suggerisce i punti in cui si trovano i migliori pascoli e fonti idriche e, allo stesso tempo, consente di prevenire potenziali emergenze. Quando l’allarme viene lanciato per tempo, infatti, le autorità locali e le organizzazioni possono mettere in atto misure tese, da un lato, a scongiurare una eventuale criticità futura e, dall’altro, a promuovere interventi più sostenibili dal punto di vista economico.  
 
12 milioni di persone senza cibo
Si tratta di un progetto che, oggi, assume un doppio valore per i pastori, in una regione in cui il 40% della popolazione dipende dall’allevamento. La chiusura delle frontiere a causa del Covid-19, oltre che le violenze in corso in luoghi come il nord del Mali, ha lasciato 12 milioni di persone senza cibo. Un dato senza precedenti degli ultimi dieci anni. Il “sistema di allerta precoce”, combinando e analizzando i dati, si pone un duplice obiettivo: comunicare, attraverso programmi radiofonici locali, con i pastori che hanno sempre più difficoltà a trovare acqua e foraggio, in una zona dove il deserto avanza inarrestabile; fornire alle autorità e ai donatori informazioni allo scopo di favorire risposte rapide per evitare crisi alimentari.
Il “sistema di allerta precoce” non è l'unica soluzione promossa dall’organizzazione nell’ottica di fronteggiare il cambiamento climatico nel Sahel. “Azione contro la fame”-  Acf International, presente dal 1995 in otto Paesi della regione, sviluppa altre attività: la costruzione di piccole infrastrutture idrauliche per trattenere l’acqua piovana (note come “mezzelune del deserto”), la promozione di colture più resistenti adatte anche a zone colpite dalla siccità e l’agroecologia che, insieme con la distribuzione di aiuti monetari, consentono di riattivare le economie locali, evitando così gravi crisi come quelle vissute dalla regione negli anni 2005, 2008, 2012 e 2018.
 
Le dichiarazioni
“Si tratta di un progetto avviato, nel 2007, grazie alla collaborazione con l’Agenzia spaziale europea (ESA) - ha dichiarato Didier Verges, responsabile prevenzione e resilienza alle calamità di Azione contro la Fame -. L’idea, allora, era semplice: utilizzare il telerilevamento per monitorare, in tempo reale, lo stato della biomassa, con l’obiettivo di guidare i pastori della regione verso zone migliori in cui effettuare il pascolo. Recentemente abbiamo ampliato l’area di copertura del programma e migliorato gli algoritmi per integrare immagini ad alta risoluzione delle acque superficiali e delle biomasse. In 107 siti di cinque Paesi (Mali, Niger, Senegal, Mauritania e Burkina Faso] vengono raccolte informazioni ogni 10 giorni sulle condizioni dei pascoli”.

immagini
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