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Saipem presenta all’Università di Reggio Calabria le sue tecnologie più innovative nelle rinnovabili offshore

where San Donato Milanese (Mi) when Mer, 01/07/2020 who roberto

Spicca il brevetto proprietario HEXAFLOAT, relativo alla fondazione galleggiante a pendolo per turbine eoliche

Saipem ha presentato in un webinar unirc.jpgdedicato agli studenti e ai ricercatori del National Ocean Engineering Laboratory (NOEL) dell’Università di Reggio Calabria (UNIRC) le sue tecnologie più innovative applicate alle energie rinnovabili offshore, sviluppate attraverso la sinergia tra la sue divisioni, XSIGHT, dedicata all’early engagement e all’innovazione, ed E&C Offshore.
 
Le tecnologie che sono state oggetto del webinar sono quelle che utilizzano fonti pulite come le onde e le correnti marine, il vento e il sole, in particolare il solare galleggiante e quelle applicate all’eolico offshore. Tra queste ultime spicca, ad esempio, il brevetto proprietario di Saipem HEXAFLOAT relativo alla fondazione galleggiante a pendolo per turbine eoliche il cui primo prototipo verrà costruito attraverso il progetto AFLOWT, finanziato in parte dall’EU con il fondo Interreg.
 
Per quanto riguarda il solare galleggiante, sono stati spiegati i principi del concept sviluppato da Moss Maritime, parte della Divisione XSIGHT, per un parco di pannelli solari galleggianti, costituito da un sistema modulare molto flessibile, adatto ad essere installato sia vicino alla costa che in aree dove non sono presenti riserve d’acqua di grandi dimensioni e anche in zone molto ventose. Saipem, inoltre, si dedica da tempo allo studio delle correnti e delle onde marine. Tali ricerche hanno consentito di sviluppare e promuovere, attraverso Sabella, una società del gruppo Saipem, iniziative nel settore delle energie marine con l’obiettivo di testare tecnologie innovative e aiutarle a crescere.
Saipem ha diverse attività di collaborazione con tecnologie di terze parti, come i progetti in corso con la Finlandese Wello Oy, sviluppatrice del Penguin, il Wave Energy Converter (WEC) o il progetto in corso nello stretto di Messina con SeaPower scrl, spin off dell’Università di Napoli Federico II, per lo sfruttamento delle correnti attraverso la loro tecnologia GEMStar.

Dario Giudice, Renewables & Green Technology Product Lead della Divisione XSIGHT di Saipem, ha commentato: “L’incontro con gli studenti e i ricercatori dell’Università di Reggio Calabria testimonia la valenza strategica che hanno per noi le rinnovabili. Saipem vuole essere riconosciuta per il proprio ruolo di innovatore che persegue la transizione energetica, attraverso lo studio di soluzioni integrate, innovative e sostenibili che ottimizzino lo sfruttamento di fonti d’energia pulita. A questo riguardo, stiamo sviluppando intensivamente soluzioni, come quelle illustrate, che permetteranno di ridurre l’utilizzo delle fonti fossili. Malgrado la situazione contingente, fortemente impattata dal COVID 19, lo sviluppo delle nostre tecnologie, così come dei nostri progetti, non si è mai arrestato e abbiamo continuato a collaborare con importanti istituzioni, come l’Università di Reggio Calabria, attraverso forme nuove che consentono un confronto anche a distanza come webinar e video conferenze”.

immagini
unirc
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