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Saranno i satelliti a controllare le piattaforme petrolifere italiane

where Roma when Lun, 23/02/2015 who redazione

Le royalty pagate dalle compagnie petrolifere finanziano il servizio di monitoraggio ambientale dallo spazio

340x238logoasi.jpgSecondo i contratti che il ministero dell’Ambiente ha stipulato di recente con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e E-geos, alcuni dei satelliti che ogni giorno orbitano sopra l’Italia terranno d’occhio la qualità del nostro mare e in particolare le aree occupate dalle piattaforme per l’estrazione degli idrocarburi lungo le nostre coste.
 
Quattro satelliti italiani della Cosmo-SkyMed si occuperanno della ricezione di dati (immagini radar) e della elaborazione entro 30 minuti per accertare la presenza di idrocarburi sulla superficie del mare.
 
“Il mare è una risorsa preziosissima per l’Italia – afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – e il nostro impegno è tutelarlo utilizzando tutte le tecnologie disponibili. L’attività dei satelliti ci consentirà un monitoraggio quotidiano, allerta tempestivi e quindi interventi anti-inquinamento più veloci e più efficaci in caso di dispersione di idrocarburi. Una garanzia in più anche per le popolazioni della costa che vedono con diffidenza le attività di ricerca nel nostro mare”.
 
Le rilevazioni satellitari delle aree dove sono situate le piattaforme petrolifere copriranno, in relazione ai possibili passaggi dei satelliti, dai 23 a i 25 giorni al mese. Per i restanti giorni non coperti dal satellite è in fase di attivazione la copertura aerea del Corpo delle capitanerie di porto. Inoltre, lungo l’intero perimetro costiero nazionale sta per partire un sistema di pattugliamenti a mezzo di motovedette delle capitanerie di porto e della Finanza.
 
L’attività di monitoraggio satellitare, che rappresenta un ulteriore salto tecnologico nella difesa del mare, sarà finanziata con i fondi delle royalties versate dalle compagnie petrolifere e che sono destinate proprio alla tutela dall’inquinamento.

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