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​Scienza e clima. Negli ultimi 5mila anni il Mediterraneo ha avuto nove fasi

where Perugia when Lun, 13/06/2016 who redazione

L'impronta dei cambiamenti climatici è registrata nei fossili di microrganismi marini contenuti nei fondali del mare

photo.jpgL'impronta dei cambiamenti climatici del pianeta è registrata nei fossili di microrganismi marini contenuti nei fondali del Mediterraneo. Lo si legge in una ricerca pubblicata da Giulia Margaritelli, dottoranda del Dipartimento di Fisica e Geologia dell'Università degli Studi di Perugia, nella quale si ricostruiscono le vicende climatiche del Mare Mediterraneo negli ultimi 5000 anni. Ha così individuato 9 fasi climatiche, che è ragionevole supporre possano aver significativamente influenzato la storia delle società e civiltà mediterranee. Giulia Margaritelli ha studiato i foraminiferi degli organismi planctonici, che hanno la capacità di modificarsi in relazione alle condizioni climatiche e ambientali in cui vivono, registrando sulle loro conchiglie i parametri delle acque in cui sono immersi. Nell'analisi dei fossili di questi organismi è stato quindi possibile ricostruire l'evoluzione climatica dell'area Mediterranea: si è scoperto, ad esempio, che gli anni della caduta dell'Impero Romano sono coincisi con un periodo di particolare raffreddamento, corrispondente anche ad un minimo dell'irradiazione solare sul nostro pianeta. Il periodo medievale, invece, è stato un periodo sostanzialmente stabile e caldo. A partire dal Rinascimento fino agli inizi del 1800, l'Italia è stata colpita da un periodo climatico di freddo molto intenso, tanto da essere battezzato “Piccola Era Glaciale”. Negli ultimi duecento anni, infine, anche i fondali marini raccontano di un forte riscaldamento, come mai era stato registrato, perlomeno negli ultimi 5000 anni.

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