torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

​Scienza ed energia. L’Eni cambia in verde la raffineria di Gela

where Gela (Caltanissetta) when Lun, 13/06/2016 who redazione

Per la costruzione della green refinery sono stati impiegati 130 dipendenti dell'indotto, che diventeranno 250 entro la fine dell'anno

1406891601-0-eni-mise-ci-mette-pezza-raggiunto-accordo-raffineria-ge.jpgIl progetto di riconversione "verde" della raffineria di Gela procede speditamente e in linea con il programma previsto nel protocollo d'intesa firmato nel novembre del 2014 con Stato, Regione, Comune e sindacati. Lo hanno detto nei giorni scorsi il capo del settore Refining e Marketing dell'Eni, Salvatore Sardo, e il responsabile del "Progetto Gela", Luigi Ciarrocchi, illustrando l'attività svolta dopo appena due mesi dal rilascio delle autorizzazioni.

Per la costruzione della Green Refinary, nei 70 cantieri aperti sono stati utilizzati 130 dipendenti dell'indotto, che diventeranno 250 entro la fine dell'anno, con una spesa prevista di 400 milioni di euro sui 2,2 miliardi del pacchetto di investimenti programmato. Appaltata, con un anno d'anticipo, la costruzione dell'impianto "Steam Reforming" per la produzione dell'idrogeno necessario alle 750mila tonnellate di biocarburanti che usciranno dalla nuova raffineria alimentata a olio di palma.

L'entrata in esercizio della Green Refinery, che a regime occuperà 400 dipendenti Eni, è prevista entro la fine del 2017. Nel frattempo proseguono i lavori di risanamento ambientale delle aree dismesse, con 24 cantieri aperti e 82 milioni di euro spesi. Resta ferma la bonifica degli ex impianti Isaf per il mancato rilascio delle autorizzazioni ambientali. Vanno avanti invece i lavori di ricerca e consolidamento dei pozzi petroliferi a terra, mentre vengono confermati gli investimenti per lo sfruttamento dei giacimenti di gas off shore "Argo" e "Cassiopea", in attesa che la Cassazione si pronunci sui ricorsi presentati dagli ambientalisti e da quattro comuni siciliani.

L'Eni ha nel frattempo assegnato una prima tranche di 1,2 milioni dei 32 previsti per le opere di compensazione al territorio. Confermati anche i centri di "formazione della sicurezza", lo studio di fattibilità di una "chimica verde" a Gela e annunciati un centro ricerca per l'innovazione tecnologica. Un drone subaqueo, il "Clean Sea", appena sperimentato dall'Eni e capace di scendere a tremila metri di profondità, sorveglierà i fondali dei giacimenti gelesi per prevenire ogni forma di inquinamento.

immagini
La raffineria Eni di Gela
leggi anche: