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La sostenibilità dei fanghi biologici in agricoltura: uno studio valuta l’effetto eco-tossicologico

where Milano when Mer, 08/06/2022 who roberto

Presentati  i risultati dello studio sull’Attività di valutazione della tossicità di suoli fertilizzati e relative matrici fertilizzanti

Agromatrici del Gruppo Fratellismaltimento-fanghi-agricoltura.jpg Visconti (capofila progetto) e Acqua e Sole del Gruppo Neorisorse, in collaborazione con il Consorzio Italbiotec, il Cluster Lombardo della Chimica Verde LGCA e il Cluster LE2C, hanno presentato i risultati dello studio inerente l’attività di valutazione della tossicità di suoli fertilizzati e relative matrici fertilizzanti, condotto dal Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dal Gruppo Ricicla Lab. Dell’Università degli Studi di Milano, nell’ambito del progetto BIOMASS-HUB, e co-finanziato dalla“Call Hub Ricerca ed Innovazione” di Regione Lombardia, nonché a far dialogare tra loro i diversi stakeholder sul tema dell’autonomia alimentare e della sostenibilità ambientale dei fanghi biologici di depurazione.
 
La prima ricerca

Le ultime crisi globali ripropongono infatti con forza all’attenzione dell’opinione pubblica e dei decisori di tutto il mondo il tema dell’autosufficienza alimentare, intesa come autonomia e controllo nazionale delle risorse. Il tema ha profonde implicazioni economiche, politiche e sociali, ma anche di sostenibilità e responsabilità ambientali. In uno scenario tanto complesso ed in rapida evoluzione, il costante progresso scientifico ha per di più portato ad una maggiore attenzione per i potenziali effetti tossicologici derivanti dall’impiego in agricoltura di matrici fertilizzanti al fine di garantire il corretto recupero di nutrienti e sostanza organica in una logica di promozione dell’economia circolare in agricoltura. Nonostante le matrici fertilizzanti impiegate vengano già oggi sottoposte a costanti analisi di laboratorio, al fine di valutare il rispetto dei limiti di concentrazione delle sostanze inquinanti, così come previsto dalla normativa vigente, la ricerca condotta nell’ambito del progetto BIOMASS-Hub si presenta come la prima ricerca scientifica che valuta l’effetto eco-tossicologico di un ampio ventaglio di matrici, comunemente utilizzate sui suoli, come fertilizzati organici, urea, compost da umido, digestati zootecnici e da fanghi, reflui suini, gesso di defecazione, Fango R10.
 
I 33 progetti
Lo studio si inserisce appunto nel più ampio progetto BiomassHub - BIOMetano per una Società Sostenibile: sviluppo di un Laboratorio Italiano di Circular Economy dal biometano, uno dei 33 progetti ad altissimo tasso d’innovazione vincitori del bando di Regione Lombardia “Call Hub Ricerca e Innovazione” che prevede la creazione di una bioraffineria per la produzione integrata di biocombustibili, biometano, energia, fertilizzanti e biomateriali. Un concreto esempio di HUB Tecnologico Integrato, in cui soggetti pubblico-privati con know-how, expertise e tecnologie complementari tra loro e che possono assicurare forti ricadute sul piano economico/sociale/ambientale, collaborano per la creazione e lo sviluppo di impianti tecnologici e biotecnologici altamente evoluti e competitivi, valorizzando il biometano e gli scarti della sua produzione in un’ottica di economia circolare.

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fanghi-depurazione