Svezia, che mistero: da un lago salgono sbuffi di metano!
Le emissioni nel bacino del Siljan sono “insolitamente elevate”, secondo gli studiosi. Il cratere del lago si è formato in seguito alla caduta di un meteorite.
Un recente studio condotto dalla Chalmers University of Technology ha individuato emissioni di metano “significativamente superiori alla norma” nel lago Siljan, situato nella regione dell’Anello di Siljan, in Svezia. Utilizzando una nuova tecnica di misurazione, i ricercatori hanno scoperto “punti caldi” con perdite di metano fino a 300 volte superiori rispetto ai livelli tipici osservati nei laghi. Queste emissioni persistenti, stimate in circa 3,5 tonnellate di metano all’anno (equivalenti a 85 tonnellate di CO2), sono state rilevate in siti specifici e localizzati, formando pennacchi di gas visibili nell’aria.
Il lago si trova all’interno di un cratere da impatto meteorico risalente a 370 milioni di anni fa. Le emissioni di metano rilevate potrebbero derivare da attività microbiche profonde o da sacche di gas intrappolate nei sedimenti sotto il fondale del lago. “Le emissioni naturali di metano dai laghi del Siljan Ring sembrano essere molto più estese di quanto si sapesse in precedenza”, ha affermato Johan Mellqvist, professore di Telerilevamento Ottico presso la Chalmers.
Queste scoperte sollevano interrogativi sull’origine del metano e sulla possibilità che fenomeni simili possano verificarsi in altri laghi a livello globale. I ricercatori intendono approfondire lo studio per determinare se queste emissioni siano un fenomeno isolato o parte di un processo più ampio che potrebbe influenzare il bilancio globale dei gas serra.