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Il traffico pesante costa agli europei 45 miliardi in spese sanitarie

where Bruxelles (Belgio) when Mar, 12/03/2013 who redazione

Nuovo report dell’Agenzia Ue per l’ambiente. “Incorporando questi costi nel prezzo delle merci, possiamo incoraggiare metodi di trasporto più salutari e tecnologie più pulite”, sostiene il direttore Jacqueline McGlade

L’inquinamento atmosferico causa cento milioni di giorni di assenza per malattia e 350mila morti premature l’anno in Europa. Tali pesanti effetti sulla salute hanno anche elevati costi economici: solo quelli derivanti dalle emissioni degli automezzi pesanti nei paesi membri ammontano a 43-46 miliardi di euro all’anno, costituendo quasi la metà dei circa 100 miliardi di euro imputabili all’inquinamento generato dal trasporto su strada.
I dati sono contenuti nel nuovo report dell’Agenzia europea dell’ambiente (www.eea.europa.eu/it).
Come afferma Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Agenzia, “le economie europee fanno affidamento sulle lunghe distanze nel trasporto di merci. Ma in questo sistema vi è un costo nascosto, pagato in anni di salute precaria e vite perse”. Tale dazio, prosegue McGlade, è molto elevato “per coloro che vivono lungo le maggiori vie di trasporto. Incorporando tali costi nel prezzo delle merci, possiamo incoraggiare metodi di trasporto più salutari e tecnologie più pulite”. La direttiva Eurovignette 2011, infatti, stabilisce il modo in cui gli stati membri Ue potrebbero incorporare i costi sanitari derivanti dall’inquinamento atmosferico in una struttura di pedaggio per grandi strade e autostrade. La direttiva afferma che le entrate derivanti da tali progetti “dovrebbero essere investite in trasporti sostenibili”. Tuttavia, l’applicazione dei diritti di utenza stradale dipende da una decisione dei singoli paesi.
I costi sanitari più alti a Zurigo, Bucarest e Milano – Gli automezzi pesanti sono responsabili del 40-50% dell’inquinamento da ossido di azoto proveniente dal trasporto stradale in paesi coperti dall’Agenzia. Nella relazione vengono presi in considerazione sia l’ossido di azoto che il particolato sottile, dato che questi possono provocare malattie respiratorie, cardiovascolari e altri problemi di salute. Ma gli stessi inquinanti, osservano gli esperti, hanno diversi costi sanitari: la relazione evidenzia che il danno economico dell’inquinamento atmosferico dovuto ad automezzi pesanti è fino a 16 volte maggiore in alcuni paesi europei rispetto ad altri. Le situazioni peggiori sono quelle di Zurigo in Svizzera, Bucarest in Romania, Milano in Italia, la valle della Ruhr in Germania e Barcellona in Spagna che hanno costi sanitari più elevati rispetto ad altre grandi aree urbane.

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