Per tutti gli isotopi! L’Europa premia le innovazioni in campo nucleare
Dai progetti per una maggiore sicurezza dei reattori al robot (italiano) che riduce l’intervento umano in ambienti radioattivi: ecco tutti i Nuclear innovation prize.
Dal nuovo sistema di monitoraggio del gas al miglior elemento passivo per evitare gli effetti indesiderati dell’azoto nei reattori. La Commissione europea ha assegnato il premio per l’innovazione nucleare (Nuclear innovation prize) a sette proposte, riconoscendone il contributo innovativo alla sicurezza nei sistemi di reattori nucleari, alla gestione dei rifiuti radioattivi e alla radioprotezione. In totale, 28 proposte sono state valutate da esperti indipendenti sulla base dell’originalità, dell’eccellenza tecnica, del potenziale di mercato e dell’allineamento con gli obiettivi dell’Ue.
“Il premio per l’innovazione nucleare”, organizzato nell’ambito del programma Euratom di ricerca e formazione, “mira a sostenere e mettere in evidenza l’eccellenza europea nella ricerca e nell'innovazione con un impatto sociale diretto”, si legge in una nota. La cerimonia di premiazione si è svolta durante il Fisa Euradwaste2025 a Varsavia, sotto l’egida della presidenza polacca del Consiglio dell’Unione europea.
I premi. Sicurezza dei reattori
Il primo premio della categoria (50mila euro) è andato ad Ahmed Bentaib (Arsn/Cea, Francia) per Comos, un sistema innovativo di monitoraggio del contenimento degli incidenti gravi. Si tratta, in particolare, di un sistema di monitoraggio del gas distribuito in tempo reale che utilizza la tecnologia raman per migliorare il processo decisionale nel contenimento dei reattori durante incidenti gravi. Il secondo premio (30mila euro) è stato assegnato a Arnaldo Laborda (Asvad Intl Si, Spagna) per la Valvola Asvad, considerata il miglior elemento passivo per evitare gli effetti indesiderati dell’azoto nei reattori Pwr; il sistema migliora le strategie di risposta agli incidenti con il tipo di reattore dominante in Europa.
Terzo premio (20mila euro) a Máté Szieberth (Chalmers university of technology, Svezia) per Cosine_Nu: un metodo di analisi della fluttuazione dei neutroni di nuova generazione, che migliora il monitoraggio e la diagnostica del nucleo in condizioni di reattore complesse.
Gestione dei rifiuti radioattivi
Primo premio (50mila euro) per Virginie Solans (Università di Uppsala, Svezia) per Modena, il modello per la previsione del calore di decadimento mediante test non distruttivo. Secondo premio (30mila euro) a Ladislav Vargovcik (Università tecnica di Košice, Slovacchia) per Stargate: parliamo di un sistema automatizzato in grado di smontare i componenti di grandi reattori in modo sicuro ed efficiente, riducendo i costi e l’esposizione alle radiazioni.
Terzo premio (20mila euro) a Riccardo Chebac (Graphicore, Italia) per Gc, uno strumento robotico di precisione progettato per l’estrazione sicura di mattoni di grafite, prevenendo la frammentazione e riducendo l’intervento umano in ambienti pericolosi.
Protezione dalle radiazioni
Primo premio (50mila euro) a Charlotte Camilleri (Isymap, Francia) per Safer. Si tratta di una rete di sensori mobili e a basso costo che consente il monitoraggio continuo e in tempo reale delle radiazioni in tutti i siti urbani, industriali e medici per migliorare la protezione del personale e del pubblico.
Nella foto, i vincitori del Nuclear innovation prize (National centre for nuclear research).
Tutte le info sul premio: https://research-and-innovation.ec.e...