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Tutti pazzi per l’idrogeno. La Commissione UE approva finanziamenti per 5,4 miliardi a quindici Paesi

where Bruxelles (Belgio) when Mer, 20/07/2022 who roberto

La Commissione sosterrà un importante progetto di comune interesse europeo riguardante la catena del valore della tecnologia dell'idrogeno

La Commissione UE ha approvato idrogeno.jpgun importante progetto di comune interesse europeo (IPCEI) a sostegno della ricerca e dell'innovazione e della prima applicazione industriale nella catena del valore della tecnologia dell'idrogeno. Il progetto, denominato "IPCEI Hy2Tech", è stato preparato e notificato congiuntamente da quindici Stati membri: Austria, Belgio, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna.

 
Ambiti di applicazione
Gli Stati membri erogheranno fino a 5,4 miliardi di € di finanziamenti pubblici, che dovrebbero sbloccare altri 8,8 miliardi di € di investimenti privati. Nell'ambito di questo IPCEI, 35 imprese attive in uno o più Stati membri, tra cui piccole e medie imprese (PMI) e start-up, parteciperanno a 41 progetti. L'IPCEI interesserà un'ampia parte della catena del valore dell'idrogeno, tra cui  la produzione dell'idrogeno,  le celle a combustibile, lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione dell'idrogeno e le applicazioni finali, in particolare nel settore della mobilità. Si prevede che esso contribuirà allo sviluppo di importanti innovazioni tecnologiche, per esempio nuovi materiali per elettrodi altamente efficienti, celle a combustibile più efficienti e tecnologie di trasporto innovative, tra cui le prime tecnologie per la mobilità a idrogeno. Dovrebbe inoltre creare circa 20 000 posti di lavoro diretti.
 
Le parole di Vestager e Breton
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: "L'idrogeno ha un enorme potenziale per il futuro: è indispensabile per la diversificazione delle fonti energetiche e la transizione verde. Investire in queste tecnologie innovative può però essere rischioso per i singoli Stati membri o le singole imprese. È qui che entrano in gioco le norme sugli aiuti di Stato per gli IPCEI. Il progetto odierno è un esempio di cooperazione europea molto ambiziosa in nome di un obiettivo comune fondamentale e testimonia anche di quanto la politica di concorrenza vada di pari passo con le innovazioni pionieristiche."
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: "Promuovere lo sviluppo e la diffusione della tecnologia dell'idrogeno stimolerà l'occupazione e la crescita in tutta Europa, contribuendo nel contempo a realizzare i nostri obiettivi in materia di ecologia e resilienza. In questo modo si favorisce la transizione verso l'energia pulita delle industrie ad alta intensità energetica e si riduce la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Con questo IPCEI la produzione di idrogeno dell'UE passerà "dai laboratori alle fabbriche" e la leadership tecnologica della nostra industria diventerà anche una leadership commerciale. Naturalmente il nostro sostegno al settore dell'idrogeno non si limita ai finanziamenti: abbiamo fatto anche passi avanti decisivi nella creazione di partenariati attraverso l'alleanza per l'idrogeno pulito e stiamo elaborando norme UE per sviluppare il mercato dell'idrogeno e creare apposite infrastrutture. Ne va del ruolo di punta dell'Europa nella trasformazione industriale del settore dell'idrogeno."
 
Valutazione della Commissione
La Commissione ha constatato che l'IPCEI Hy2Tech soddisfa le condizioni stabilite nella comunicazione, giungendo in particolare alle conclusioni seguenti: il progetto contribuisce a un obiettivo comune sostenendo una catena del valore strategica cruciale per il futuro dell'Europa e gli obiettivi delle principali iniziative politiche dell'UE quali il Green Deal, la strategia dell'UE per l'idrogeno e REPowerEU; tutti e 41 i progetti che rientrano nell'IPCEI sono molto ambiziosi, poiché mirano a sviluppare tecnologie e processi più avanzati rispetto all'attuale offerta del mercato, che comporteranno notevoli miglioramenti in termini di prestazioni, sicurezza, impatto ambientale ed efficienza sotto il profilo dei costi; l'IPCEI comporta anche rischi tecnologici e finanziari significativi, e serve quindi un sostegno pubblico per incentivare le imprese a investire; l'aiuto alle singole imprese è limitato a quanto necessario, è proporzionato e non falsa indebitamente la concorrenza. Nello specifico, la Commissione ha accertato che il totale degli importi massimi previsti degli aiuti è in linea con i costi ammissibili dei progetti e i loro deficit di finanziamento. Inoltre, se i grandi progetti che rientrano nell'IPCEI si rivelano particolarmente efficaci e generano entrate nette supplementari, le imprese restituiscono ai rispettivi Stati membri una parte dell'aiuto ricevuto mediante il cosiddetto "meccanismo di recupero"; i partecipanti che beneficiano del sostegno pubblico condivideranno ampiamente i risultati del progetto con la comunità scientifica e l'industria europee, raggiungendo un pubblico ben al di là delle imprese e dei paesi che partecipano all'IPCEI. Di conseguenza si avranno ricadute positive in tutta Europa.
 
Beneficiari e importi del finanziamento
L'IPCEI comprenderà 41 progetti e 35 imprese, tra cui 8 piccole e medie imprese (PMI) e start-up attive in uno o più Stati membri. I partecipanti diretti lavoreranno a stretto contatto gli uni con gli altri – sono previste numerose collaborazioni – e con oltre 300 partner esterni, tra cui università, organizzazioni di ricerca e PMI di tutta Europa. Il calendario dell'IPCEI varia in funzione dei singoli progetti e delle imprese coinvolte.
 

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