Tutti pazzi per l’idrogeno. Ministro Pichetto: è centrale per la sostenibilità dell’aviazione
Anche le compagnie aeree iniziano a vedere una grande opportunità per il futuro
L’idrogeno verde è una delle soluzioni più promettenti per quanto riguarda la decarbonizzazione del trasporto aereo, e potrebbe anzi essere "la scelta principale, qualificante, verso un suo sviluppo sostenibile". A dirlo è stato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo all'evento 'Idrogeno verde e aviazione. La sfida di oggi per un domani di voli ad emissioni zero', organizzato al Palazzo delle Stelline di Milano. Al centro dell'evento i percorsi presenti e futuri per raggiungere la neutralità climatica di un settore "criminalizzato a livello mediatico, descritto come l'emblema dell'inquinamento", come affermato da Pierluigi di Palma, presidente di Enac; ma che sta lavorando, come sottolineato da Carlo Borgomeo di Assaeroporti, "su efficientamento energetico, uso di veicoli elettrici sulle piste e altre operazioni di compensazione", con investimenti in programma che permetteranno di abbattere "58mila tonnellate di CO2 all'anno" e con alcuni scali che hanno anticipato al 2030 la deadline per una completa decarbonizzazione delle loro operazioni.
L’interesse delle compagnie low cost
L'idrogeno verde è una delle fonti energetiche centrali in questa ridefinizione del settore, e stuzzica anche l'interesse delle compagnie low-cost, che iniziano a vedervi una grande opportunità per il futuro, "la soluzione più credibile per l'aviazione commerciale di corto raggio", come affermato dal country manager di EasyJet Lorenzo Lagorio. Eliminare le emissioni è del resto necessario per poter rendere sostenibile un settore interessato da una sempre maggiore espansione, che ha ormai recuperato lo shock pandemico. "Quest'estate ci aspettiamo un traffico importante, che superi sicuramente il 2019", anche tenendo conto del fatto che "il periodo del Covid ha permesso agli stessi italiani di capire che l'Italia è una bella meta", sottolinea di Palma, per il quale nella crescita degli scali al Sud bisogna leggere "una fidelizzazione del turismo nazionale" che si aggiunge a quella internazionale.