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​La Ue dà due mesi all'Italia per adeguare la legislazione su pile e accumulatori

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 29/02/2016 who redazione

Se entro due mesi non ci sarà risposta, Bruxelles potrà deferire il caso alla Corte di giustizia Ue

pile3.jpgLa Commissione europea ha indicato all'Italia che entro due mesi dovrà adeguare la legislazione nazionale sui rifiuti di pile e accumulatori alla nuova direttiva Ue sul settore, obbligo che doveva essere rispettato entro il 10 luglio 2015.

La direttiva rivista e aggiornata sulle pile, che mira a ridurre al minimo l'impatto negativo di pile e accumulatori sull'ambiente, stabilisce norme sulla commercializzazione e l'etichettatura delle pile contenenti sostanze pericolose. La normativa europea obbliga gli Stati membri a definire obiettivi quantitativi di raccolta e riciclaggio di pile e accumulatori. L'Italia non ha informato la Commissione in merito alle disposizioni prese; di conseguenza, l'esecutivo ha inviato a Roma una lettera di costituzione in mora il 23 settembre scorso. L'Italia ha successivamente informato la Commissione delle disposizioni legislative di cui era prevista l'adozione, ma non è mai giunta conferma dell'adozione ufficiale. Di qui la scelta di oggi di inviare all'Italia un “parere motivato”. Se entro due mesi non ci sarà risposta, Bruxelles potrà deferire il caso alla Corte di giustizia Ue.
 

 

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