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A2A presenta il Piano Industriale al 2030: crescono tutti gli obiettivi

where Milano when Gio, 03/02/2022 who roberto

Forte contributo all’accelerazione della decarbonizzazione del Paese grazie a un portafoglio diversificato con rinnovabili e bioenergie; 18 miliardi di euro di investimenti in 10 anni

Il Consiglio di Amministrazione di A2Aa2a.jpg, presieduto da Marco Patuano, ha esaminato e approvato l’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2030, che rafforza con ulteriori due miliardi di investimenti l’impegno verso la decarbonizzazione, in anticipo rispetto agli obiettivi previsti da COP26. Il Piano pone le basi per raggiungere l’azzeramento delle emissioni dirette e indirette  generate dal Gruppo al 2040 e rafforza i business che possono contribuire alla transizione ecologica del Paese. Economia circolare e transizione energetica si confermano i due pilastri del Piano che racchiude le azioni concrete del Gruppo, a cui contribuiscono tutte le Business Unit (Energia, Ambiente e Smart Infrastructures).

2021 oltre le aspettative
La nuova strategia ha consentito ad A2A di crescere nel primo anno dell’attuale Piano decennale, di consolidare i propri business e rafforzare la presenza su tutto il territorio nazionale. Nell’ambito dell’economia circolare il Gruppo ha finalizzato l’acquisizione dell’unico impianto di trattamento dei rifiuti industriali in Calabria, mentre sono state depositate nuove istanze per realizzare infrastrutture di trattamento e smaltimento rifiuti in diverse Regioni del Centro e Sud d’Italia.  A supporto della transizione energetica, sono stati acquisiti portafogli di impianti di generazione da fonti rinnovabili, consentendo di anticipare di due anni gli obiettivi di incremento nella generazione di energia green previsti nel Piano.

Trend della transizione ecologica
Il contesto geo-politico e l’evoluzione dell’emergenza climatica hanno contribuito a rendere ancor più solidi i pilastri strategici del Piano di A2A: economia circolare e transizione energetica. La COP26 tenutasi a Glasgow ha evidenziato la necessità di raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050 e rinforzato l’importanza degli obiettivi legati alle emissioni di gas serra previsti nell’Accordo di Parigi. Anche da questa consapevolezza A2A ha deciso di anticipare di 10 anni l’obiettivo di emissioni zero. Entro il 2040 il Gruppo raggiungerà la neutralità carbonica sulle emissioni dirette e indirette (c.d. scope1 e scope2) attraverso un mix equilibrato e graduale di interventi: sviluppo delle energie rinnovabili, soluzioni di carbon capture e phase-down dei business carbon intensive.
 
Nuovi Sviluppi Strategici: mobilità sostenibile, idrogeno green, bio-metano
I principali elementi di novità dell’aggiornamento di Piano si inseriscono nel solco degli obiettivi globali di riduzione dell’impronta carbonica. Circa il 30% delle emissioni di CO2 in Italia derivano dal settore della mobilità. Abbattere le emissioni di CO2 dai trasporti di merci e persone sarà possibile con una penetrazione sempre più rilevante di auto elettriche e mezzi pesanti alimentati a idrogeno e bio-GNL. Per quei segmenti di mobilità la cui evoluzione non è prevista verso l’elettrico, A2A vuole mettere a disposizione soluzioni green quali idrogeno verde e bio-GNL. Il Gruppo ha in programma di sviluppare infatti oltre 60 impianti di biometano, di cui almeno 5 con liquefazione per ottenere bio-GNL, mentre per la produzione di idrogeno si potranno sfruttare fonti di energia prodotta continuativamente come quella dei termovalorizzatori, con un modello di business decentralizzato basato su ecosistemi locali al servizio dell’industria e del trasporto pesante.

Economia Circolare, 7 miliardi di investimenti 2021-2030
Con l’aggiornamento del Piano Industriale, A2A ha ulteriormente innalzato gli obiettivi legati al recupero di materia e di energia dai rifiuti e dagli scarti agroalimentari e zootecnici. Il Piano prevede la realizzazione di nuovi impianti per il recupero di materia per un totale di 2,2 milioni di tonnellate al 2030. I principali sviluppi si concentreranno nel trattamento della frazione umida e della carta, attraverso i quali A2A potrà crescere fino a raggiungere una piena chiusura del ciclo dei rifiuti. Nel ciclo idrico l’obiettivo del Gruppo è contribuire al superamento delle infrazioni UE con una riduzione delle perdite idriche lineari del 23% (mc/km/giorno) e sviluppando una nuova capacità di depurazione. Nel teleriscaldamento sarà raddoppiato in arco piano l’utilizzo di energia recuperata da cascami termici o proveniente da fonti rinnovabili.

Transizione Energetica, 11 miliardi di investimenti 2021-2030
La crisi climatica in corso evidenzia la necessità di accelerare la transizione energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. In questo ambito, A2A aumenta gli investimenti del 15% con un target EBITDA di 1,7 miliardi di euro al 2030: la revisione del Piano Strategico include l’anticipazione della crescita del portafoglio di impianti green e un forte incremento nella mobilità elettrica. A2A accelera la crescita nella generazione di energia green con l’installazione del 20% della nuova capacità rinnovabile entro il 2023 (vs 8% precedente Piano). Grazie all’accelerazione nelle rinnovabili, il Gruppo ha ampliato la produzione di energia verde con 4,7 TWh in più rispetto al precedente Piano. La nuova pipeline di sviluppo, pari a 2,5 GW, è costituita da un mix tecnologico bilanciato - 61% solare e 39% eolico - e da uno stato di avanzamento dei progetti in linea rispetto alle attese. Per garantire la flessibilità del sistema elettrico nazionale, A2A svilupperà un mix di soluzioni, tra cui un nuovo ciclo combinato a gas abilitato a blending con idrogeno, un nuovo gas peaker (già autorizzato), storage elettrochimico e 4 potenziamenti CCGT (già autorizzati) che contribuiscono all’aumento di 1,7 GW in nuova flessibilità al 2030.

Ebitda e utile netto di gruppo
L’aggiornamento del Piano Strategico 2021-2030 prevede una crescita in termini di Ebitda ancora più ambiziosa di quanto indicato lo scorso anno, passando da circa 1,4 miliardi di euro del 2021 a circa 2,9 miliardi di euro del 2030, con un CAGR 2020-2030 pari al 9%. L’Ebitda della Business Unit Energia è atteso raddoppiare, passando da 0,6 miliardi di euro nel 2021 a circa 1,2 miliardi di euro nel 2030, principalmente grazie al contributo della nuova capacità FER (+3,9 GW rispetto al 2020) e all’incremento della base clienti (+150% clienti power e +25% clienti gas rispetto al 2021), anche a seguito del termine del mercato tutelato. Sono inoltre previsti investimenti in flessibilità e l’avvio di un nuovo impianto CCGT ad alta efficienza, funzionale a garantire sicurezza e flessibilità alla rete nazionale nell’importante fase di transizione alle rinnovabili. La crescita della Business Unit Ambiente è trainata sia dalla realizzazione che dall’acquisizione di impianti di trattamento finalizzati alla chiusura del ciclo dei rifiuti, al potenziamento del recupero di materia e di energia. La marginalità operativa (Ebitda) è attesa crescere da 0,3 miliardi di euro nel 2021 a 0,85 miliardi di euro nel 2030. Nella Business Unit Smart Infrastructures, infine, l’Ebitda è in crescita da 0,5 miliardi di euro del 2021 a 0,89 miliardi di euro del 2030. Gli importanti investimenti previsti saranno indirizzati soprattutto allo sviluppo delle Rete elettrica e idrica (con gestione impianti di depurazione) e al potenziamento del teleriscaldamento. Verrà potenziato anche il settore della mobilità elettrica, con l’ambizione di essere tra i 3 top charging points operators italiani: al 2030, infatti, il Gruppo A2A deterrà una quota di mercato complessiva in Italia tra il 15% e il 20% con oltre 24 mila colonnine di ricarica installate a fronte di oltre 0,3 miliardi di euro di investimenti. L’Ebitda associato a questo business sarà di 80 milioni di euro al 2030. Lo sviluppo della marginalità risulta ben bilanciato, non solo fra le diverse Business Unit ma anche in termini temporali. La crescita è attesa già a partire dai primi anni di Piano con Ebitda in incremento a 1,60 miliardi di euro nel 2023, rispetto a 1,4 miliardi del 2021. Anche l’utile netto di Gruppo, escluse le poste non ricorrenti, è destinato a crescere in modo consistente, passando dai 335 milioni di euro del 2020 a circa 780 milioni di euro nel 2030 (+9% crescita media annua).

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a2a