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Al presidente del consiglio di gestione 600mila euro (-14%) e bonus fino a 300mila (-43%)

Il consiglio di sorveglianza di A2a ha rivisto i compensi del consiglio di gestione tagliando il monte annuale del 34% rispetto all’anno 2011. È stato deciso che tutti gli stipendi siano fissi, con l’eccezione di quello del presidente che, oltre a un emolumento di 600mila euro (-14%), può contare su una parte variabile legata principalmente a obiettivi di lungo termine misurati sul piano industriale. La struttura dei compensi variabili potrà raggiungere, precisa una nota, un massimo annuale di 300mila euro, rispetto ai 700mila dell’anno scorso, con una diminuzione di circa il 43%.
Il presidente non avrà più i compensi per cariche in consigli di amministrazione di società controllate, prima fissati in un massimo di 150mila euro). Il vicepresidente del cds riceverà esclusivamente un emolumento fisso di 160mila euro. 
A2a è la più grande multiutility italiana ed è quotata alla Borsa Italiana. Nel 2011 il gruppo lombardo ha registrato un fatturato di 6,2 miliardi di euro.