Accadueo. Quasi 7 milioni di italiani non hanno il servizio pubblico di fognatura
Sono 41 i Comuni completamente privi del servizio, soprattutto in Sicilia. I dati presentati ad Accadueo a BolognaFiere, l’unica fiera in Italia dedicata esclusivamente al settore idrico civile e industriale. Italia nona in Europa. A Catania solo il 36% della popolazione è allacciata alle fogne, in Valle d’Aosta il 98%.
Quasi sette milioni di residenti
in Italia (6,6 milioni, l’11,2% della popolazione residente) sono oggi esclusi dal servizio pubblico di fognatura. I dati presentati da Istat ad Accadueo (da oltre trent’anni la fiera internazionale dedicata esclusivamente alla filiera del settore idrico civile e industriale che nella giornata inaugurale ha quasi raddoppiato i partecipanti tra i padiglioni di BolognaFiere rispetto all’edizione ’23) evidenziano, inoltre, come 41 comuni – di cui 26 solo in Sicilia – siano completamente privi del servizio di fognatura, una mancanza che coinvolge circa 397mila abitanti, il corrispettivo di una città come Bologna.
I rischi
La mancanza di un servizio pubblico di fognatura – ha sottolineato dalle sale conferenza di Accadueo Simona Ramberti del Dipartimento per le statistiche economiche, ambientali e conti nazionali di Istat –comporta potenziali rischi ambientali e sanitari, derivanti dallo scarico non controllato dei reflui urbani. Nei territori in cui il servizio non è attivo sono generalmente presenti sistemi di trattamento privati, a carico dei cittadini”.
Da Aosta a Catania
In Italia l’88,8% della popolazione residente è allacciata al servizio pubblico di fognatura e risiede in comuni dotati di una copertura completa o parziale del territorio, una media che posiziona il Paese al 9° posto in Ue. La situazione più complessa nelle Isole: in provincia di Catania solo il 36% della popolazione residente è allacciata al servizio e più in generale in Sicilia il 76,5%, oltre 12 punti percentuali sotto il valore italiano. Al contrario le regioni del Nord-Ovest con il 94,6% di popolazione allacciata al servizio, tra cui la Valle d’Aosta che raggiunge il 98%.
Il valore dell’acqua
“L’acqua vale il 20% del pil italiano – ricorda Paolo Angelini, amministratore delegato di BolognaFiere Water&Energy – ed è oggi necessario avere un momento dove gestori, utilities, politica e imprese mettano a sistema idee e progetti per il futuro del settore. È su questa base che nasce Accadueo e il successo dell’edizione 2025 che ha visto visitatori quasi raddoppiati nella prima giornata di fiera è la testimonianza di come il settore idrico stia affrontando unito le sfide del cambiamento climatico e delle nuove regole europee rendendo concrete le migliori soluzioni create dalle eccellenze italiane per migliorare la vita e la sostenibilità nella gestione dell’acqua del futuro”.
Per saperne di più: https://www.accadueo.com/it/La-manifestazione#manifestazione


