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​Acqua. Arriva bolletta da 17.000 euro, ma il giudice la annulla

where Bologna when Lun, 26/05/2014 who michele

Federconsumatori: ora l’azienda assicuri gli utenti contro perdite tubi

Aveva consumato tanta acqua come se avesse una piscina olimpionica. Un’anziana signora di Ozzano, in provincia di Bologna, difesa dagli avvocati di Federconsumatori, sosteneva invece che fosse  tutta colpa di una perdita delle tubature e un contatore non più a norma di legge e per di più malfunzionante. Dopo quattro anni di battaglia legale, la signora ha vinto e si è vista cancellare dal tribunale la maxi-bolletta da quasi 17.000 euro che aveva ricevuto nel 2009 da Hera, condannata invece a pagare circa  3.000 euro di spese legali insieme alla società di recupero credito Sorit.
È la  vicenda raccontata dall'avvocato Giampiero Falzone e dal presidente di  Federconsumatori Bologna, Maurizio Gentilini. Si parte nel 2007, con la  sostituzione del contatore malfunzionante da parte di Hera (la signora aveva  cominciato a segnalare i problemi due anni prima). La verifica sullo strumento è stata però eseguita senza la presenza di un tecnico di fiducia della signora, che lo aveva richiesto. Nel 2009 arriva da Hera la fattura da 16.739 euro come  “conguaglio pregresso –  spiega Falzoni –  per consumi pari a quelli di una piscina olimpionica”, mentre la signora abita in una “normale casa da 80 metri quadri”.
Nella sentenza del Tribunale, si parla di “consumi eccedenti il triplo della media dei tre anni precedenti”. La signora si rivolge a Federconsumatori, ma di fronte alle contestazioni dell'associazione “Hera risponde picche”, afferma  Falzone. E anzi, si rivolge alla società di riscossione Sorit di Ravenna, che fa un'ingiunzione di pagamento a cui segue, al momento della notifica, anche un atto di fermo amministrativo dell'auto della signora, sospeso dal giudice alla  prima udienza insieme all'ingiunzione di pagamento.
Tutti questi elementi, compreso l'obbligo di presentare causa al tribunale non di Bologna ma di Ravenna, dove ha sede la società di riscossione, fanno parlare Federconsumatori di “vicenda grottesca che per fortuna si è conclusa bene –  sottolinea Falzone –  con il tribunale che ha accolto in pieno le nostre istanze”, perché “Hera non ha fornito le prove dei consumi” che chiedeva di pagare.
Nella  sentenza il giudice dà ragione a Federconsumatori e alla signora, che sostengono come i consumi contestati siano “riconducibili non ai consumi  d'acqua effettuati dall'utente, dal momento che nel settembre 2005 vi era stata una perdita d'acqua nel tratto di competenza di Hera nella “tubatura esterna a monte del contatore (tesi contestata dall'azienda, che però “non è riuscita a dimostrare  il contrario, ndr)”.
 
 

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Guida alla lettura della bolletta Hera