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Acqua, i comuni dell’Abruzzo contro Acea: deve dragare i laghi e dare risorse ai comuni

where Lanciano (Ch) when Gio, 20/05/2021 who roberto

Coinvolti i laghi Bomba e Casoli (Chieti) nella concessione della grande derivazione per uso idroelettrico Sant'Angelo

Sedici sindaci abruzzesi chiedono all'Acealagodibomba_0.jpg di dragare due laghi, Bomba e Casoli (Chieti), e accedere alle risorse derivate, come portatori di interessi, nella concessione della grande derivazione per uso idroelettrico Sant' Angelo, che comprende anche la centrale di Altino, oltre ai due invasi. Da 60 anni - dicono - la concessione, scaduta nel 2013, è della multiutility romana presente anche in regione.
 
Acque e sedimenti non inquinati
Dopo anni di sfruttamento gli invasi devono essere dragati e la futura gestione deve garantire molte più risorse per le comunità locali, il rispetto del territorio e la compatibilità con altre attività di valorizzazione e sviluppo. Nel suo progetto di gestione, Acea ha dato comunque una buona notizia, sul fatto che le acque dei laghi e i sedimenti non sono inquinati, ma ha l'obbligo di legge di effettuare opere di dragaggio, mai fatte, per il ripristino delle capacità originali, ed ha già dichiarato che non lo farà. La questione è stata già portata all'attenzione del Ministero".
 
Una risorsa per i paesi
L'infrastruttura è stata realizzata nella seconda metà degli anni 50 con fondi statali e data in gestione all'Azienda Comunale Elettricità ed Acque di Roma (A.C.E.A.), attuale ACEA Produzione S.p.A. La centrale ha una potenza nominale media pari a 58,4 MW ed è entrata in produzione nel 1958. Ora la Concessione è scaduta a luglio 2013. Solo il lago di Bomba ha un bacino di circa 80 milioni di metri cubi. "La grande infrastruttura ha fortemente segnato il territorio portando altrove i ricavi: deve diventare una risorsa per il futuro dei nostri paesi - ha detto il presidente Massimo Colonna, consigliere comunale di Bomba, nella conferenza stampa che si è svolta a Lanciano alla  presenza dei sindaci di Altino Vincenzo Muratelli e di Villa Santa Maria Pino Finamore - . Nel 2019 - ha aggiunto Colonna - la legge nazionale ha imposto alle Regioni di dotarsi di una legge e di indire il bando per le nuove concessioni. Lavoreremo affinché ci sia consentito trattatare con il nuovo concessionario, con l'impegno di aver in cambio compensazioni con ricadute sul territorio, come canoni destinati ai comuni, fornitura gratuita di energia, ripristino ambientale, miglioramento della produzione di energia elettrica, anche attraverso il fotovoltaico e l'eolico; infine clausole sociali volte a promuovere la stabilità occupazionale del personale".

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